Era nell’aria e lunedì pomeriggio è arrivato l’atto ufficiale. La giunta regionale dell’Umbria ha deciso di impugnare davanti alla corte costituzionale il decreto Genova: mirino sulla parte legata ai vice commissari alla ricostruzione delle regioni colpite dal terremoto 2016 e il loro non potere di dare l’intesa – ma solo un parere – sulle decisioni del commissario straordinario Piero Farabollini.
Il motivo
La Regione fa ricorso puntando sull’illeggittimità del decreto Genova: «Ciò – spiega l’assessore alle riforme Antonio Bartolini – rappresenta una violazione del principio di collaborazione tra istituzioni, prevista dagli articoli 117 e 118 della Costituzione, su materie concorrenti come appunto quelle della ricostruzione, della protezione civile e della tutela del territorio. Il semplice parere relega le Regioni ad un mero ruolo consultivo e ne lede l’autonomia. Analogo ricorso è stato già presentato dalla Regione Marche». Il legale incaricato di patrocinare il ricorso della Regione Umbria è Massimo Luciani, professore ordinario di diritto costituzionale nella facoltà di giurisprudenza dell’università ‘La Sapienza’ di Roma, nonché presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti.