Sisma, Parco Sibillini: «Tutela primo passo»

Oliveri, direttore del parco: «Attivata la raccolta fondi per donazioni e per interventi a sostegno dell’ambiente, dei lavoratori e dell’economia del territorio»

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È stata una settimana intensa di attività per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nonostante le oggettive difficoltà logistiche dovute all’indisponibilità della sede di Visso. Si è lavorato soprattutto per garantire una ripartenza attivando due presidi provvisori e temporanei a Tolentino e Foligno in attesa di poter disporre di nuovo, su Visso, di una struttura mobile in grado di consentire il ripristino di una situazione funzionale per gli uffici del Parco.

Monitoraggi Continuano i monitoraggi delle aree faunistiche e dei sentieri per capire in quali condizioni versino dopo gli eventi sismici, e il quadro appare abbastanza critico. La Gola dell’Infernaccio, ad esempio, è devastata da rovinose frane.

Sostegno Sul sito del parco viene portato avanti un lavoro di sostegno ad aziende e produttori del territorio per favorire l’acquisto di prodotti locali per far ripartire, per quanto possibile, l’economia. È stata creata, inoltre, una sezione apposita, in costante aggiornamento, dove sono riportate informazioni e modalità per eventuali contatti diretti con le aziende.

sibillini, raccolta fondi, terremoto, sismaRaccolta fondi È stata attivata anche la raccolta fondi ‘Aiutiamo il Parco’ con l’intento di farsi collettori di eventuali donazioni per interventi diretti sull’ambiente e di sostegno all’economia complessiva del territorio per attività straordinarie che esulano da quelle normali del Parco. «L’idea – sottolinea il presidente del Parco, Oliviero Olivieri – è quella di farsi garanti, come per le aziende produttrici che ospitiamo nel sito, di una azione di tutela generale di chi opera e lavora all’interno del territorio del Parco. Vogliamo dare il nostro contributo a una comunità che è stata terribilmente colpita dal terremoto e per questo, nei numerosi incontri avuti in questi giorni con il commissario Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, ho voluto rimarcare, insieme ai sindaci del territorio, l’importanza del ruolo del parco in quest’area montana. Lo abbiamo fatto anche con il presidente del Senato Grasso, durante la sua recentissima visita nelle aree colpite dal sisma. A breve, appena superata l’emergenza più stretta, ci riuniremo con i sindaci e la giunta per approntare le linee di rilancio per il parco».

Primo passo «È fondamentale- continua Olivieri – ricreare le condizioni perché la gente possa vivere qui, lavorarci, avere una casa sicura, e godere della natura che è un ottimo volano anche per il turismo e l’economia. Per questo, tra le prime cose che finanzieremo con la raccolta fondi, vi è un aiuto concreto agli allevatori per potersi dotare di recinzioni elettrificate a protezione del bestiame ovino e caprino da canidi e altri carnivori». Il presidente del parco fa sapere che il bando per la costruzione di questi mezzi di sicurezza probabilmente partirà dalla settimana prossima. «Per questo – conclude Olivieri – è importante che si riesca a ripristinare appena possibile una operatività piena del parco, perché ciò ci consentirà di riavviare i tanti progetti e le attività cui, di concerto con gli altri enti ed associazioni del territorio, stavamo lavorando prima del terremoto».

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