Spari vicino alle case, multati i cacciatori

Primi giorni di apertura della caccia e primi problemi: i Forestali comminano venti violazioni alle leggi sulla distanza minima da rispettare e per l’eccessivo numero di cartucce utilizzate. Denunciato bracconiere

Condividi questo articolo su

In tanti si sono limitati a borbottare, altri lo hanno scritto sui social, ma qualcuno che ha chiamato i carabinieri alla fine c’è stato. E i carabinieri sono intervenuti, riscontrando che effettivamente molti cacciatori, nei primi giorni di apertura della stagione di caccia, sparavano davvero troppo vicino alle case, mettendo in serio pericolo l’incolumità dei residenti. Per questo sono scattate le contravvenzioni.

Multe, denunce e sequestri

Almeno venti le irregolarità riscontrate dai carabinieri forestali dell’Umbria – ha raccontato il colonnello Gaetano Palescandalo ai giornali oggi in edicola – nel primo giorno di caccia. Ma le segnalazioni erano almeno un centinaio. E per riscontrarle è stato necessario un massiccio impiego di forze, con circa 150 carabinieri all’opera. Nella maggior parte dei casi, le irregolarità hanno riguardato colpi di fucile esplosi troppo vicino alle abitazioni (distanza minima 100 metri, 150 se si spara nella direzione dell’abitazione). Altre irregolarità hanno riguardato in particolare l’eccessivo utilizzo di cartucce. Sequestrati fucili e munizioni. A Città della Pieve denunciato un bracconiere sorpreso a sparare a una specie protetta, peraltro prima dell’ufficiale apertura della caccia.

Polemiche sull’apertura della caccia

Caccia, le proteste sulla pre-apertura

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli