Numerose irregolarità che sono costate la denuncia a piede libero al legale rappresentante dell’esercizio commerciale – un ristorante/locale del centro di Spoleto – oltre a numerose sanzioni per un ammontare di oltre 30 mila euro e la sospensione dell’attività «per gravi violazioni in materia di salute e sicurezzasui luoghi di lavoro e per l’impiego di lavoratori in nero». Questo l’esito dei controlli messi in campo dai carabinieri della Compagnia di Spoleto, unitamente ai colleghi del Nas di Perugia e del Nucleo ispettorato del lavoro (in questo caso ha contribuito anche il personale dello stesso Ispettorato).
Nel locale in questione «sono state riscontrate – spiega l’Arma in una nota – diverse violazioni in materia di rispetto della normativa antinfortunistica a tutela dei lavoratori, per le quali il legale rappresentante dell’esercizio è stato deferito in stato di libertà alla procura della Repubblica di Spoleto, responsabile di diverse inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro e di rispetto di regolamenti amministrativi». Su sette lavoratori, solo cinque sono risultati regolarmente assunti.
«Le violazioni riscontrate – prosegue la nota – includono la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi (Dvr), l’omessa nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp), del medico competente e la mancata sorveglianza sanitaria per due lavoratori. Inoltre sono emerse irregolarità nella formazione del personale, inclusa l’assenza di corsi di informazione e formazione per i dipendenti, l’assenza di una cassetta di pronto soccorso adeguata e la mancanza di idonei luoghi di lavoro. È stato anche riscontrato l’impiego di una lavoratrice extracomunitaria priva di permesso di soggiorno per lavoro subordinato». L?ammontare delle ammende è di circa 15 mila euro mentre le sanzioni amministrative sfiorano i 17 mila euro.