Spoleto, ‘Decamerone’ al Menotti

Tra i protagonisti dello spettacolo tratto dal libro di Boccaccio anche Stefano Accorsi, poi si replica a Perugia

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Il popolare libro di Boccaccio nei secoli ha ispirato numerosi spettacoli teatrali e l’ennesima rappresentazione ‘Decamerone vizi virtù e passioni’ chiuderà domani 24 marzo, la stagione di prosa del Teatro Menotti di Spoleto, lo spettacolo sarà poi in scena dal 25 a domenica 29 al teatro Morlacchi di Perugia.

Protagonisti
Sul palcoscenico spoletino salirà tra i vari attori del cast anche Stefano Accorsi, il famoso attore italiano recentemente ha ricevuto il Premio Nastro d’Argento come miglior esordio alla regia per il cortometraggio Io non ti conosco, ha da poco terminato di girare il film Italian Race e dal 24 marzo sarà in televisione su Sky con 1992 l’attesissima serie di cui è ideatore e interprete. Nel cast anche Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu, Naike Anna Silipo.

Regia Questo importante cast sarà diretto da Marco Baliani che nelle sue note spiega «“Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo. Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte. Finché si racconta, e c’è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo. Per questo nel Decamerone ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda. Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce».

Inziativa
Stefano Accorsi, giovedì 26 marzo, alle 17,30, al Teatro Morlacchi, partecipa insieme agli altri attori della Compagnia all’incontro con il pubblico tenuto dal Prof. Alessandro Tinterri, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo e di Storia e Critica del Cinema dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine presso il Caffè del Teatro, l’Azienda agraria Terre de la Custodia offrirà al pubblico una degustazione dei propri vini.

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