Spoleto, troppe spese: ristoratore ‘sigilla’ il proprio locale

Alberto Massarini, titolare del Pentagramma, ripropone la protesta dell’aprile 2020. Stavolta, però, perché al Covid si aggiungono le spese eccessive in bolletta

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Aveva già messo i ‘sigilli’ al proprio ristorante nell’aprile del 2020, periodo del primo lockdown. Alberto Massarini, titolare del Pentagramma di Spoleto, lo ha rifatto in questi giorni. Il motivo è simile: oltre al Covid, nelle ultime settimane, causa rincari delle materie prime, sono aumentate a dismisura le spese, a partire dalle bollette.

Costi alti, scarsi incassi

I ‘sigilli’ al Pentagramma

Lo storico ristorante spoletino (fu fondato nel 1958 da Gian Carlo Menotti) di via Tommaso Martani chiude quindi simbolicamente i battenti: con lo scarso movimento di questi tempi (un po’ per paura un po’ per le limitazioni dei vari protocolli, le persone escono poco) e con i costi spropositati degli ultimi tempi, quasi non conviene alzare la saracinesca. «L’ultima bolletta dell’energia elettrica è stata una mazzata – dice Massarini al Corriere dell’Umbria – dalle quasi 800 euro che era solito pagare, sono passato a 1.700 euro. Il doppio. La bolletta del gas, invece, neanche l’ho voluta vedere».

Da Natale tante disdette

Veniamo da un Natale catastrofico per i pubblici esercizi, arrivato proprio nel momento in cui si sperava nella ripresa, dopo un anno e mezzo di lockdown ‘a sprazzi’, con sostegni economici del tutto insufficienti a coprire le perdite: «Avevamo completato tutte le prenotazioni per Natale e Capodanno e così, per non trovarci in difficoltà, con un largo anticipo ci eravamo attrezzati per avere il rifornimento necessario. Ma dal 20 dicembre in poi sono iniziate ad arrivare solo disdette».

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