di Francesca Torricelli
‘Giovani: quale futuro nelle startup?’, è il tutolo del convengo che si è svolto giovedì pomeriggio alla Camera di commercio di Terni. Organizzato da Fidapa – Federazione italiana donne arti professioni affari – di Terni, insieme ad Aidda – Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda – Umbria, con lo scopo di sostenere le nuove generazioni supportando, tra le opportunità di lavoro, la cultura delle startup innovative soprattutto per i giovani.
Creare azioni «Abbiamo voluto organizzare questo incontro – ha esordito Ada Urbani, presidente Fidapa Terni – per avere a disposizione un pomeriggio di confronto tra giovani e meno giovani. Spiegare cosa sono e come si creano le startup e mettere a disposizione idee nuove e giovani che potranno aiutare a migliorare la cultura di fare impresa».
Le startup Parlando di startup «si identifica la fase iniziale per l’avvio di una nuova impresa, cioè quel periodo nel quale un’organizzazione cerca di rendere redditizia un’idea attraverso processi ripetibili e scalabili», ha spiegato Ada Urbani. Lo startup comprende, quindi, «tutte le spese relative alla costituzione della società e agli investimenti strutturali, gli stipendi, l’eventuale cauzione per l’affitto, le spese relative al materiale di consumo e l’indicazione del capitale proprio. In questo modo l’imprenditore ha un quadro chiaro dello scenario finanziario relativo ai mesi successivi e della sua capacità di remunerare il capitale investito».
Innovazione A mio avviso – è intervenuta Tiziana Tombesi, presidente Aidda Umbria – anche le aziende già avviate hanno bisogno d’innovazione, ma le startup non vanno assolutamente lasciate sole, altrimenti tutto il tessuto locale affronta il suo fallimento come un fallimento dell’economia. L’innovazione deve essere continua, altrimenti ci si impoverisce».
I giovani imprenditori, aggiunge Tiziana Tombesi, «prima di tutto devono avere un progetto serio, idee chiare e decise e farsi aiutare da chi ha più esperienza. Non devono pensare che sia semplice, ma hanno bisogno del sostegno delle istituzioni per farle rimanere nel mercato». L’idea del presidente di Aidda «sarebbe quella di affiancare, per un breve periodo, un’azienda matura a una startup. Avverrebbe così uno scambio produttivo, esperienza in cambio di idee innovative».
ALESSIO ROMEO PORTA LA SU TESTIMONIANZA DI STARTUP: GUARDA L’INTERVISTA
‘Face4job’ Alessio Romeo, fondatore e amministratore delegato di ‘Face4job’, è intervenuto al convegno portando la sua testimonianza di imprenditoria giovanile. «’Face4job’ è una startup innovativa, nata circa 2 anni fa a Terni, che si occupa di incontro diretto tra domanda e offerta di lavoro a livello mondiale». All’interno del portale «vengono riprodotte tutte le logiche dei processi di ‘recruiting’, con domande e risposte tra azienda e candidato». La mission di ‘Face4job’ è, quindi, «togliere qualsiasi forma di intermediazione».
Mettersi in gioco Al momento in ‘Face4job’ «lavorano 15 persone, mentre fino a un anno fa ero solo», sottolinea Alessio Romeo. «Abbiamo un progetto per un grande polo innovativo in Umbria che potrebbe dare occupazione tra 500 e mille persone». Per un giovane, secondo l’imprenditore, «l’ingresso nel mondo aziendale può essere un po’ arduo, ma si ci sono belle idee e voglia di mettersi in gioco i risultati prima o poi arrivano».
Simona Vicari Il Sottosegretario allo sviluppo economico, Simona Vicari, nel suo intervento ha parlato dell’importanza che ha per la promozione dello sviluppo del Paese la creazione di lavoro qualificato legato all’innovazione. «Intraprendere in innovazione e ricerca serve, non solo per affrontare e risolvere in parte la crisi lavorativa, ma partecipa anche a portare avanti nuove e più moderne forme di lavoro in grado di promuovere un nuovo e più moderno sistema imprenditoriale che ci permetta di stare al passo con gli altri Paesi».
Soddisfazione Ada Urbani è rimasta «molto soddisfatta per la riuscita della manifestazione. Il tema del lavoro ha attirato in particolare imprenditori, istituzioni, donne, giovani e meno giovani. Ringrazio ancora molto, il senatore Simona Vicari per la sua partecipazione».