Strisce continue sui passi carrabili: ancora scintille fra Comune e Confartigianato Terni

Terni – Dopo l’intervento a Sabbione, l’associazione attacca: «Territorio ostile alle imprese». Assessore Scarcia: «Si attacca per ambizioni personali»

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Artigiani e imprenditori piuttosto basiti nella zona di vocabolo Sabbione, dove giovedì mattina gli addetti incaricati dal Comune di Terni sono andati a rifare – e in qualche caso a realizzare ex novo – la segnaletica stradale orizzontale. Di fronte ad alcune attività, in particolare di fronte ai passi carrabili, è comparsa la striscia continua che, in linea teorica, non consentirebbe di accedere né di uscire. «Glielo abbiamo detto agli operai – afferma un imprenditore – ma ci hanno risposto che così dovevano fare su indicazione del Comune». La vicenda in realtà non rappresenta una novità assoluta. I ‘precedenti’ tutto sommato recenti di via Narni e Lungonera Savoia, dove le linee continue avevano ‘chiuso’ accessi ad abitazioni private e attività commerciali, riportano a galla una situazione abbastanza paradossale. In molti casi i passi carrabili esistono da anni ma non sono mai stati formalmente autorizzati, anche se i ‘titolari’ pagavano e pagano regolarmente la tassa prevista al Comune di Terni. In vocabolo Sabbione potrebbe essere accaduta la stessa cosa. A dir poco curioso.

Mauro Franceschini e Michele Medori

Confartigianato: «Territorio ostile alle imprese e al lavoro»

Sul tema interviene anche Confartigianato Terni: «La vicenda paradossale delle strisce continue della segnaletica che vengono disegnate in questi giorni sulle strade delle aree produttive della zona Sabbione a chiusura degli accessi soprattutto delle attività d’impresa è indicativa dell’atteggiamento punitivo e dell’approccio ciecamente burocratico con cui il Comune di Terni si rapporta con le imprese. Abbiamo più volte sollecitato interventi che rendessero le aree artigianali e industriali attrattive di nuovi investimenti produttivi e invece di maggior decoro e maggiori servizi il Comune ha pensato bene di installare autovelox. Adesso continua con questi atteggiamenti ingiustamente punitivi nei confronti delle imprese. Qualora esistessero diffusi problemi di censimento e regolarizzazione delle autorizzazioni ai passi carrabili questo proverebbe evidentemente, in primo luogo, che il Comune è venuto meno per anni ai suoi obblighi di controllo e alle sue funzioni fiscali. Il rapporto Ente impositore-contribuente deve essere ispirato a canoni di buonafede e collaborazione, non solo da parte dei contribuenti, ma da entrambe le parti. Procedere alla realizzazione – sottolinea Confartigianato – della segnaletica orizzontale senza una azione preventiva di sollecito e regolarizzazione dei passi carrabili porterà inevitabilmente a nuove spese per la variazione della segnaletica appena realizzata oltre che a una pessima pubblicità sui canoni di comportamento dell’amministrazione nei confronti delle imprese e dei contribuenti in generale. Purtroppo, abbiamo denunciato più volte questi comportamenti che, vista la prolungata insistenza, sembrano rientrare in una precisa politica tendente a rendere il territorio ostile alle imprese e al lavoro».

L’assessore Giovanna Scarcia

La replica del Comune con l’assessore Scarcia: «Si alimentano ambizioni personali?»

A rispondere a Confartigianato è l’assessore comunale Giovanna Scarcia: «Premesso che questa amministrazione è chiamata a tutelare anche i diritti di chi è titolare di passi carrabili e accessi autorizzati – spiega -, è alquanto pretestuoso dichiarare che ci sia stato un mero intento punitivo in danno delle imprese. Forse a qualcuno fa comodo dirlo – è la stoccata – solo per alimentare le proprie ambizioni personali (il riferimento è all’ipotetico impegno politico del presidente di Confartigianato Mauro Franceschini, ndR)». L’assessore Scarcia sostiene che «non si è voluto essere burocrati. È stato semplicemente applicato il Codice della Strada che non consente di aprire accessi se non previa autorizzazione dell’ente proprietario della strada. Le precedenti amministrazioni,  da quanto evidenzia Confartigianato stessa, hanno evidentemente tollerato e forse assecondato, per anni e anni, situazioni non conformi. E compito di Confartigianato, quale associazione di categoria, era allora, come è tuttora, tutelare i propri iscritti anche e soprattutto nella fase informativa e preventiva. In ogni caso, ho già chiesto ai tecnici di controllare ogni singola posizione.La porta del mio assessorato è sempre aperta, per tutti».


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