Sui banchi del Senato si torna a parlare della questione relativa al rogo che quasi 6 anni fa ha distrutto la Ecorecuperi a Vascigliano di Stroncone. È il senatore della Lega Nord, Stefano Candiani, a presentare una interrogazione a risposta scritta rivolta al ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, al ministero dell’ambiente e al ministero affari regionali e autonomie.
Le verifiche Nel suo intervento, il senatore Candiani chiede che «si faccia chiarezza su alcuni aspetti che hanno fatto seguito al vasto incendio, come ad esempio l’operato dell’Asl4 a tutela della salute pubblica, la verifica delle modalità con cui le aziende agricole e zootecniche stanziate nel luogo colpito dal rogo sono state ammesse ad usufruire degli aiuti ‘de minimis’ e attribuzione alle aziende, allo stato in difficoltà, di fondi e infine, quali azioni penali e risarcitorie siano attive nei confronti dei soggetti responsabili del disastro».
L’ambiente Nella sua interrogazione, l’esponente della Lega Nord ricorda che «l’incendio che colpì la Ecorecuperi nel luglio del 2009, ha distrutto i capannoni e i rifiuti ivi stoccati, causando la dispersione nell’aria di diossine nonché un’ingente quantità di rifiuto inquinante», e come sulle dinamiche dell’incendio e sulla successiva attività di bonifica «sono state aperte dalla magistratura numerose inchieste».
Gli aiuti Il senatore sottolinea come nell’area colpita dal rogo, «molte delle 84 aziende agricole e zootecniche presenti, abbiano usufruito degli aiuti ‘de minimis’ e alcune anche di un fondo di solidarietà» pur non essendosi costituite parte civile nel processo e che «pur non essendo state oggetto di controlli da parte del servizio veterinario dell’Asl 4, hanno continuato a commercializzare i propri capi di bestiame ed i propri prodotti agricoli».
