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Home » Sull’operazione Asm Acea l’altolà del Pd: «Basta impoverire Terni e la sua storia»

Sull’operazione Asm Acea l’altolà del Pd: «Basta impoverire Terni e la sua storia»

di Fabio Toni
10 Luglio 2022
in Economia, Opinioni, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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di Francesco Filipponi e Pierluigi Spinelli
Pd Terni – Capogruppo in consiglio comunale e segretario unione comunale

Solo da pochi giorni i il gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Terni ha ricevuto la documentazione, incredibilmente definita riservata, relativa alla proposta di delibera sulla cessione di parte delle quote di Asm. Il Pd di Terni ha da tempo espresso tutta la propria preoccupazione per le sorti future della principale azienda municipale, in assenza di una procedura deficitaria di obiettivi chiari e trasparenti dentro cui il partner privato avrebbe dovuto muoversi per dare vita ad un piano industriale all’altezza delle aspettative della città. La mancanza di un dibattito pubblico serio e trasparente, teso a coinvolgere che istituzioni e parti sociali, vista la delicatezza dell’operazione, era ed è necessario, per cui risulta ingiustificata la fretta perseguita e la riservatezza richiesta.

Terni, Acea partner Asm: società coinvolte, dettagli, conseguenze e stime numeriche

Cogliamo invece con piacere e sosteniamo l’iniziativa di alcune associazioni datoriali in merito alla richiesta di maggiore coinvolgimento della cittadinanza. Ciò rispecchia la nostra storica posizione in merito, per cui senza preclusioni ideologiche di sorta e ferma restando la maggioranza e la governance pubblica, occorre non dare vita ad una mera operazione finanziaria ma mettere al centro il piano industriale ed i progetti futuri.

Come prima istanza, vista la mole di materiale prodotto in circa un anno di durata del complesso iter, occorre fermarsi per una ulteriore riflessione ed un approfondimento rispetto alla prospettata operazione di cessione della parte operativa di Asm. E’ necessario capire meglio e garantire certezza e chiarezza sulle prospettive, aprendo una riflessione pubblica rispetto alla complessità dell’assetto che l’operazione vuole regolare, la quale con effetto definitivo cambierebbe la storia e gli assetti di Asm.

Terni, maxi operazione Asm-Acea: «Tabula rasa dei servizi pubblici, si svende»

La stessa trasparenza che avevamo chiesto sin dall’inizio su Asm è invece mancata sia sul project financing per l’ospedale cittadino che sulla conferenza dei servizi decisoria in merito al progetto stadio clinica. I cittadini, i consiglieri comunali, i partiti, le forze sociali sono costretti a leggere indiscrezioni dai siti di informazione locale e spesso abbiamo l’impressione he non ci sia la necessaria ‘schiena dritta’ per discutere con gli imprenditori privati e mettere davanti l’interesse pubblico.

Abbiamo sempre ritenuto necessario il consolidamento e lo sviluppo di Asm, un’azienda con una storia sessantennale, resa attraente e valorizzata dalle giunte di centrosinistra su cui invitiamo l’amministrazione comunale, nel rispetto dei vincoli normativi, ad adottare atteggiamenti di estrema prudenza in merito ai contenuti dell’accordo di cessione del 49% delle quote. Chiediamo inoltre la massima attenzione necessaria affinché siano salvaguardati almeno gli attuali livelli occupazionali. Siamo estremamente preoccupati dalla costante subalternità dell’amministrazione Latini alle scelte di natura privatistica, che rischiano di far mutare pesantemente gli equilibri e ridurre il peso della città di Terni e dei ternani nelle scelte sulla partecipata più importante.

Operazione Asm-Acea: «Troppi rischi e poche garanzie. La politica rifletta bene»

Asm, ribadiamo, rappresenta uno storico e importantissimo patrimonio pubblico cittadino, il quale deve essere e rimanere il punto di riferimento chiave delle politiche regionali per l’energia e l’ambiente, di cui si vorrebbero cedere quote in consiglio comunale con poche ore di confronto sui piani industriali, sui vincoli di garanzia dell’interesse pubblico e sul ruolo di indirizzo strategico che compete all’istituzione comunale. Se oggi Asm può attrarre investitori importanti è solo perché, in oltre mezzo secolo di lavoro e di implementazione, le amministrazioni di sinistra e centrosinistra che hanno governato Terni hanno costruito, da sole e in partnership, un sistema territoriale virtuoso energia-ambiente capace di servire un’area vasta con acqua, gas, elettricità, depurazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, tra i più estesi del Paese e di assoluto valore. Creando le condizioni di un’attrattività dell’azienda che è oggi il suo punto di forza anche nel far fronte ai problemi di natura finanziaria. Un patrimonio che non consentiremo sia disperso e dilapidato.

Una cosa è già certa, ovvero non è presente nessuna attenzione ai programmi e ai piani industriali, per non disturbare chi manovra al di fuori delle istituzioni, al fine di privilegiare gli interessi privatistici dei gruppi di riferimento. Il Partito Democratico è impegnato, con tutte le sue organizzazioni e le sue rappresentanze istituzionali, a contrastare un impoverimento della maggiore azienda pubblica locale, compiendo ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e del patrimonio aziendale.

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