Superbonus, Covid e lavoro ‘nero’ a Terni: 27 denunce e maxi multe in pochi mesi. Scoperto ‘super recidivo’ a Calvi

In campo carabinieri e ispettorato del lavoro

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Superbonus 110%, ecobonus, sisma bonus: sono alcuni degli incentivi messi a disposizione dallo Stato per far ‘ripartire’ il settore edile. Strumenti accompagnati anche da controlli capillari da parte dei carabinieri che, sul territorio ternano, negli ultimi mesi hanno riguardato diversi cantieri con ‘focus’ sul rispetto delle norme di sicurezza a 360 gradi – Covid compreso – ma anche la regolarità delle posizioni lavorative. Non ultimo, l’obiettivo di fare luce su eventuali infiltrazioni criminali nell’esecuzione dei lavori da parte di ditte appaltanti o sub appaltanti: aspetto accompagnato da un’attività informativa che – riferisce il comando provinciale dell’Arma di Terni – «per il momento non ha dato evidenze circa la presenza della malavita organizzata nel tessuto imprenditoriale della provincia, né tantomeno sono stati notati i cosiddetti ‘reati spia’ che porterebbero a presupporre la presenza nel territorio di associazioni criminali organizzate».

I numeri

Dallo scorso luglio i militari delle tre Compagnie della provincia – Terni, Amelia e Orvieto -, insieme ai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro, della Forestale (per un totale di 62 carabinieri impiegati) ed ai funzionari della Direzione territoriale del lavoro di Terni-Rieti, hanno controllato 18 cantieri sul territorio provinciale, per un totale di 26 imprese. Il bilancio delle verifiche parla di 27 persone denunciate a piede libero all’autorità giudiziaria; su 47 lavoratori controllati, 12 erano ‘in nero’ e in totale sono state sospese 6 attività in attesa della regolarizzazione delle posizioni lavorative. L’importo totale delle ammende è di 64.489 euro a cui si aggiungono 24 mila euro di contravvenzioni amministrative e 6.200 euro di sanzioni per il mancato rispetto della normativa Covid.

Attività sospesa

«I primi controlli – spiega l’Arma di Terni – hanno fatto finire nei guai una ditta della provincia di Terni che impiegava la totalità del personale in nero e non rispettava le norme contro il contagio. Un quadro pesante che, oltre ad una maxi sanzione per lavoro nero e ad altre ammende, ha portato alla sospensione dell’attività imprenditoriale».

Una sfilza di irregolarità a Calvi dell’Umbria

Altre irregolarità sono emerse durante i controlli svolti ad inizio settembre in un cantiere edile allestito in un’abitazione privata a Calvi dell’Umbria. «Lì – proseguono i carabinieri – una ditta ternana stava effettuando lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico nell’ambito del superbonus. L’ispezione è stata svolta dal personale del comando stazione di Calvi, coadiuvato dai colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Terni e dal personale della Dtl. Alla ditta è stato contestato anche il mancato aggiornamento del Pimus, il piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi, e la mancata adozione di misure di formazione e informazione riguardanti il rischio epidemiologico all’interno del cantiere. All’esito del controllo è stato riscontrato che la ditta subappaltatrice, con sede legale in provincia di Caserta, impiegava unicamente lavoratori in nero». Nello stesso contesto il personale dell’Arma ha elevato ammende pari a 2.500 euro e sanzioni amministrative per 6.400 euro, comprensive della sanzione di 400 euro per il mancato rispetto norme anti Covid-19. La successiva verifica effettuata a fine ottobre per il controllo delle prescrizioni imposte, ha stupito gli stessi accertatori poiché hanno riscontrato, di nuovo, la presenza di un lavoratore in nero su tre presenti. È quindi nuovamente scattata la denuncia a piede libero per il responsabile legale della ditta edile subappaltatrice dei lavori e sono inoltre state elevate ulteriori ammende per complessivi euro 6.800 euro.

Cantiere-bivacco per giovanissimi

Particolare è stato il controllo di un fabbricato in ristrutturazione effettuato lo scorso 26 luglio nel corso di accertamenti svolti dai carabinieri della Compagnia di Terni per prevenire fenomeni di degrado urbano nel centro cittadino. All’interno del cantiere, che presentava il cancelletto di accesso privo di sistemi di chiusura, i militari hanno sorpreso alcuni giovani, tra cui due minorenni, intenti a bivaccare in loco. I carabinieri quindi, di concerto con la polizia Locale, hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’edificio, dal quale tra l’altro alcuni cittadini avevano segnalato che nel weekend precedente era avvenuto il lancio di alcune bottiglie verso la strada.

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