di S.F.
Un ‘sogno’ chiamato centro classifica, per poter finalmente mettere il naso fuori da quella zona playout che ha sempre coinvolto la squadra. E per renderlo concreto, quantomeno nel breve periodo, la Ternana ha una ghiotta occasione: al ‘Liberati’ arriva una delle peggiori formazioni del campionato per rendimento esterno, il Brescia di Brocchi. Per Carbone c’è l’enigma legato alle condizioni di Damiano Zanon, mentre nel contempo c’è l’ufficializzazione’ di Andrea Turi Vasile come consulente manageriale e di mercato del tecnico delle ‘Fere’.
Sentirsi belli Nel mirino il terzo risultato utile di fila, striscia positiva che manca da due mesi: «Con la vittoria – le parole in conferenza stampa – daremmo un grande peso ai quattro punti fatti nelle ultime due gare. Stiamo facendo delle ottime gare e di conseguenza arrivano anche i risultati: sabato quindi non ci possiamo permettere di sentirci belli, ma serve una partenza forte e l’approccio non si può sbagliare. Non ci sono altri risultati al di là del successo». Prima del match sarà osservato un minuto di silenzio in memoria delle 71 vittime – a bordo il team brasiliano della Chapecoense – del volo LaMia Airlines 2933.
CARBONE: «NON SENTIAMOCI BELLI»
Essere antipatico Il poker di Salerno e il triplo confronto con una parte della tifoseria hanno smosso la squadra. Sul campo, a livello difensivo, i meccanismi sono migliorati e gli errori tecnici/tattici individuali diminuiti: «Da quel match abbiamo lavorato molto bene a livello mentale: non voglio fare un passo in avanti e due indietro, solo step positivi. Sotto questo aspetto voglio essere antipatico perché l’umiltà è alla base di tutto, quindi sono ‘martellante’ in allenamento».
Fascia e dubbi Nove conferme, un cambio forzato e il capitano in dubbio: «Zanon ha un problema fisico – lombalgia – che sta cercando di risolvere, se non ce la fa giocherà Sernicola. Tuttavia sono ottimista sul recupero di Damiano, per noi è una presenza fondamentale. La fascia di capitano? Gliel’ho data – aggiunge Carbone – per responsabilizzarlo ancora di più, togliendola a un giocatore giovane come Biagio: magari pesava un po’ troppo per lui. Da quando gliel’ho data ha fatto delle prestazioni eccellenti, sono felice perché lo stimo come professionista e come uomo».Un breve passaggio sulla titolarità di Aresti: «Nulla da togliere a Di Gennaro, con Simone però siamo migliorati in termini di sicurezza».
Gerarchie e momenti Out Petriccione per squalifica, l’unica modifica – in attesa di valutare l’aquilano – riguarda l’ingresso di Di Noia accanto a Defendi e Palumbo: «Jacopo è un predestinato e la sua assenza si farà sentire. Bačinovič? Vive un momento particolare e si deve ritrovare a livello mentale più che fisico, recuperando lucidità e serenità». Insomma, lo sloveno è passato da possibile perno a ultima scelta nelle gerarchie a centrocampo.
‘Potere’ procuratori Tra i nove confermati ci sono Falletti e Avenatti. Addio a gennaio, rinnovo o via a zero nel mercato estivo? Situazione – inevitabile d’altronde quando si persegue questa strada – complicata per via Aleardi: «Tenterò fino all’ultimo di trattenerli, ci teniamo molto e loro lo sanno. L’ostacolo sono i procuratori, chiaro, visto che hanno richieste rilevanti. Il Genoa su Falletti? A me non è arrivato nulla di tutto ciò, non posso confermare. Per quanto ci riguarda arriveranno dei giocatori a completare la rosa, ma è inutile fare nomi e parlarne ora».
L’ufficializzazione’ di Turi Vasile, consulente Da fine agosto Carbone, oltre che dal suo staff, è seguito da vicino nell’avventura rossoverde da Andrea Turi Vasile. Il 34enne romano – spesso – segue anche le conferenze stampa e, dopo essersi diplomato in settimana da direttore sportivo, è stato ‘ufficializzato’ dal tecnico: «Chi va a Milano a gennaio se occorre? Andrea, lui è il mio consulente manageriale e di mercato, si rapporta anche con la società. Fino a pochi giorni fa non aveva il patentino da ds e quindi non si poteva ‘ufficializzare’».
Sfida a Brocchi Sulla via di Carbone c’è un tecnico molto conosciuto: «Il Brescia è giovane come noi, le caratteristiche sono simili. Stanno facendo molto bene, hanno entusiasmo e il loro allenatore ha delle buone idee, lo conosco da tempo visto che l’ho seguito in ‘Primavera’: un tecnico cui piace giocare palla a terra, di loro temo in particolar modo il collettivo. Un match molto difficile, la Ternana dovrà entrare sul terreno di gioco cercando di fare una partita molto attenta».
Punti in comune Il Brescia del 40enne milanese Cristian Brocchi, molte similitudini – non la classifica – con i rossoverdi. A partire dall’età media della squadra, molto bassa: a disposizione dell’ex nazionale italiano ci sono appena quattro ‘Over’ 25 (Arcari, Andrea Caracciolo, Rossi e il capitano Pinzi, quest’ultimi due assenti). Si prosegue poi con una difesa tutt’altro che impenetrabile, con ben 25 reti al passivo – la peggior del campionato ed in esterna con 17 – e appena tre gare concluse a porta inviolata, un record negativo condiviso proprio con le ‘Fere’ ed il Trapani; infine l’aspetto disciplinare, visto che il Brescia ha il più alto numero di cartellini gialli (e la Ternana è poco dietro) del campionato. A livello tecnico i lombardi si schierano in pianta stabile con il 4-3-1-2 e, al ‘Liberati’, riavrà a disposizione due dei tre giocatori squalificati nell’1-0 sull’Ascoli, ovvero Andrea Caracciolo e Sbrissa, fuori invece Torregrossa: le ‘Rondinelle’ si presentano all’appuntamento dopo quattro sconfitte consecutive fuori dalle mura amiche (due poker incassati, da Virtus Entella e Benevento). Il giocatore più incisivo dello scacchiero biancoblù è stato finora Dimitri Bisoli che, da centrocampista, ha collezionato tre reti e tre assist. Indisponibile anche il centrale difensivo di scuola Roma, Calabresi.
Bis Piccinini L’arbitro romagnolo tornerà per la quarta volta – due precedenti da 4° ufficiale, uno da direttore di gara in Ternana-Novara 4-3 – al ‘Liberati’: sabato sarà coadiuvato da Bellutti e Pagnotta, a completare la quaterna arbitrale Edoardo Paolini di Ascoli Piceno.
