Ternana-Cosenza, si rivede il ‘muro’ Bisoli. È il momento giusto per rompere il tabù

In settimana hanno recuperato Partipilo, Agazzi e Ghiringhelli. Il tecnico emiliano imbattuto da oltre dieci anni contro le Fere. Leone ‘tranquillizza’ Lucarelli

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C’è un allenatore che può vantare di essere imbattuto contro la Ternana da oltre dieci anni e, oltretutto, di aver vinto gli ultimi tre confronti al Liberati con squadre diverse? Sì, l’ex Perugia Pierpaolo Bisoli, tecnico del Cosenza che sabato pomeriggio sarà ospitato dai rossoverdi per l’ennesimo, fondamentale scontro di media-bassa classifica. Più per i calabresi in realtà, ma in casa Fere c’è l’occasione d’oro – dopo aver fallito in malomodo quella di Vicenza – di chiudere o quasi il discorso salvezza. In settimana Cristiano Lucarelli ha recuperato Partipilo, Ghiringhelli e Agazzi, male non è. Calcio d’inizio alle 14.

Leone torna a farsi vedere. La gravità della situazione

Il dirigente abruzzese non si fa vedere molto a livello mediatico, come ammesso da lui stesso venerdì mattina in conferenza stampa. Sì, c’era anche lui per il pre Cosenza. D’altronde in questo periodo più volte i tifosi si sono chiesti il motivo di mancate ‘spiegazioni’ o comunque presenze per dire due parole sul momento. Gran parte dell’incontro con la stampa, di fatto, è stato un resoconto: «Gestione dello stress? Fa parte – ha iniziato Lucarelli – del nostro mondo, non è la prima volta che ci troviamo così. Per me è lavoro ed è un piacere. Lo ribadisco, la situazione è molto meno grave di quello che si pensa. Poi è chiaro che perdere non piace a nessuno e avremmo potuto fare meglio le ultime due trasferte. I problemi sono per altri e non per noi: con la massima calma e serenità dobbiamo riuscire a portare la nave in porto nelle prossime tre partite. Siamo consapevoli, fiduciosi e ottimisti per fare ciò che era l’obiettivo minimo della stagione». Il riferimento è alla salvezza.

Luca Leone

Leone, Lucarelli e il contratto fino al 2025

A questo punto è Leone a prendere la parola: «Sono qui per confermare il mio pensiero, mi reputo coerente. Lucarelli – l’appoggio – è al centro del progetto e deve pensare a ciò che dobbiamo fare, abbiamo fatto quattro anni di contratto al mister per proseguire progetto cominciato tre anni fa. Lui deve stare sereno, siamo con lui al di là di alcune esternazioni del presidente. Bandecchi ci chiede di vincere e lo scorso anno lo abbiamo fatto; quest’anno volevamo continuarlo a farlo ma anche capire le difficoltà e gli ostacoli. Con il mister siamo sempre insieme, litighiamo e discutiamo come in una famiglia. Dobbiamo crescere ed entrambi vogliamo la stessa cosa». Sabato pomeriggio arbitrerà Niccolò Baroni della sezione di Firenze.

Cristiano Lucarelli

Il mercato: «Si può discutere su rendimento». L’umiltà

Il ds si espone su altri argomenti: «Pian piano miglioreremo. Non abbiamo fatto scelte di basso livello – ha proseguito il dirigente abruzzese – e anche per l’anno prossimo saranno di primo livello. A giugno tireremo una linea e vedremo. Il mister deve diventare il migliore della B perché qui ci sono tutte le condizioni per crescere, anche parlando di centro sportivo e settore giovanile. Sono stato a Londra negli ultimi giorni per delle collaborazioni proprio su quest’ultimo tema. A Lucarelli – ha specificato – ho chiesto di coltivare un sogno per arrivare in serie A. Non sono un veggente, non so quando avverrà. Il presidente ci ha chiesto il prima possibile. Se con queste parole riconfermo Lucarelli? Per me sì. Conosco pregi e difetti di Cristiano, mi ha regalato il suo libro ma ho letto solo le prime due pagine». Evidente che più di qualcosa non sia andato nel verso giusto in questo campionato: «Se devo fare un appunto direi che siamo stati poco umili, serve un esame di coscienza da parte di tutti e rientrare nel carro armato. E ciò che dice il presidente lo prendo sempre come stimolo». Inevitabile accenno al mercato: «Le decisioni si prendono a giugno. Si può discutere sul rendimento dei calciatori, non sulle scelte. Il centro sportivo? Vi dico che due rinunce ci sono state per via del sintetico. In generale non mi piace convincere i giocatori solo con i soldi».

Pierpaolo Bisoli

«Non vogliamo smantellare squadra»

Bene. Si torna da Lucarelli perché sabato c’è il Cosenza e un altro passo falso è da evitare: «Mi aspetto una partita operaia e memori del match di andata abbiamo preparato alcune situazioni. L’incontro di martedì a Roma da Bandecchi? Se è servito non lo so, non ho la sfera magica. Sui contenuti nulla di nuovo rispetto allo sprono di tutti i giorni; è stato un momento per condividere certe pillole di motivazioni», ha aggiunto il tecnico. «L’ho sentito anche stamattina. Domani dovremo riuscire ad attaccare in modo diverso, essere molto bravi e umili». Chiusura per Leone: «Iannarilli e Sørensen? Il primo non è in scadenza, ha un altro anno di contratto. Il secondo sì. Non vogliamo smantellare la squadra, ma solo aggiustarla», la previsione per l’estate. «Potevamo fare meglio sì, bisogna capire il perché non è accaduto. Lo faremo al momento giusto». Passando al campo da segnalare un contrattempo muscolare per Pettinari.

Bisoli e la Ternana

Lo score rossoverde nei confronti con il trainer emiliano è tutt’altro che buono. Le Fere hanno perso gli ultimi quattro match (Vicenza, due derby e Cesena tra il 2014 e il 2016) ed i tre più recenti tra le mura amiche contro le sue squadre. L’unico successo in dieci precedenti? Bisogna tornare indietro al 16 marzo 2008, quando la Ternana si impose per 2-1 nel derby al cospetto del Foligno grazie alle marcature di Rigoni e Morello. È il momento giusto per rompere il tabù visto l’ultimo periodo.

I convocati rossoverdi

Indisponibili: Capuano, Capanni e Falletti (infortunati); Paghera (squalificato).

Portieri: Casadei, Iannarilli, Krapikas, Vitali

Difensori: Boben, Bogdan, Celli, Defendi, S. Diakité, Ghiringhelli, Martella, Sørensen

Centrocampisti: Agazzi, Capone, Furlan, Koutsoupias, Mazza, Palumbo, Proietti, Salzano

Attaccanti: Donnarumma, Mazzocchi, Partipilo, Peralta, Pettinari, Rovaglia

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