di Gianni Giardinieri
Mattinata di presentazioni in casa Ternana, quella di mercoledì, con una conferenza stampa al ‘Liberati’ per far conoscere al pubblico e alla stampa i neo acquisti Brignola, Fazzi, Passador e Ciammaglichella. A latere, le considerazioni sul calciomercato e sulla vicenda stadio-clinica del presidente delle Fere Stefano D’Alessandro. Di seguito le principali dichiarazioni dei protagonisti di giornata.
Ciammaglichella: «Volevo mettermi in gioco nel calcio professionistico. Terni è una piazza calorosa e ringrazio il presidente per l’opportunità concessami. Sono un centrocampista che ama correre ed inserirsi negli spazi. I miei idoli calcistici sono Xavier Zanetti e Zlatan Ibrahimovic».
Passador: «Vengo con entusiasmo ed umiltà. Anche io ringrazio la società e cercherò di migliorarmi. A Torino ho giocato in Primavera con Ciammaglichella e abbiamo sfiorato la vittoria del campionato. Ho cominciato come difensore, poi un giorno mancava il portiere e mi sono messo tra i pali. Da lì è cominciata la mia carriera».
Brignola: «Sono ‘carico’ e vengo a Terni per vincere il campionato. La squadra è fortissima e io tra quattro mesi voglio essere in serie B. Mi piace giocare a destra, ma posso coprire anche altre posizioni in campo, come a sinistra, dove qualche volta ho giocato quest’anno. Ho caratteristiche simili a Partipilo».
Fazzi: «Arrivo con grande entusiasmo e Terni per me è l’occasione della vita. Sono un difensore centrale e posso giocare come braccetto sia a destra che a sinistra».
Successivamente parola al presidente Stefano D’Alessandro che si è soffermato principalmente sul calciomercato e la questione stadio-clinica. D’Alessandro sulla sessione di calciomercato invernale: «Innanzitutto faccio gli auguri a Carlo Mammarella perché si riprenda presto. Le ultime 48 ore sono state complicate per lui, avendo avuto un problema di salute non leggero, anche se ora va meglio. Giustamente ha dovuto pensare più a se stesso che al mercato. Per quanto riguarda la polemica innestata dal presidente del Trapani, posso dire che queste sono le dinamiche del mercato. Cose che capitano a tutti e sono capitate anche a noi. Se non potremo spegnere la polemica amichevolmente la porteremo nelle sedi opportune. Ho voluto fare il mercato seguendo tutto, passo dopo passo, e devo ringraziare Mangiarano e Vanessa (Fenili, segreteria sportiva, ndR), che hanno fatto le tre di notte per assistermi in tutto. Ho fatto direttamente il mercato volendo seguire tutto passo passo. Brignola è stata una trattativa che ho seguito da vicino e in prima persona. Noi dobbiamo vincere il campionato, non perché succederà qualcosa di brutto in caso contrario. Non ci riuscissimo, riproveremmo il prossimo anno. Pensavo al mercato di gennaio per fare uno ‘strappo’ in avanti, non per rincorrere. Dobbiamo affrontare le gare ‘petto in fuori’, andando a vincere tutte le partite perché è nelle nostre possibilità. La prima settimana di mercato abbiamo monitorato. Ho cercato di chiudere Bruzzaniti ma il presidente del Pineto ha alzato un muro. Prima di arrivare a contrattualizzare questi giocatori abbiamo fatto un lungo lavoro. De Boer ha una situazione particolare (il suo contratto scade a giugno 2025, ndR) e ne sono venuto a conoscenza a dicembre. Ha un contratto strutturato in modo particolare: l’obiettivo è il rinnovo e per quelli di altri calciatori e del tecnico, c’è tempo. Ci sono arrivate richieste per nostri calciatori a cui abbiamo detto di no. Dobbiamo ancora decidere per la compilazione finale della lista, abbiamo tempo fino al 7 febbraio».
Sullo stadio-clinica: «Non siamo immobili. Lo stadio deve essere un plus per la Ternana e quindi ci devono essere le condizioni giuste. Lo stadio non sarà patrimonio della Ternana ma del Comune di Terni, perché mentre Il progetto originario prevedeva che la Ternana diventasse proprietaria del terreno su cui edificare lo stadio, oggi non è più così. Stiamo lavorando per modificare il Pef affinché diventi sostenibile per la Ternana. Se ci fosse la possibilità di acquistare il ‘Liberati’ lo farei subito. Per me sarebbe la cosa migliore ma credo che un bene pubblico non sia facilmente alienabile. Sono disponibile a fare lo stadio di proprietà se domani mattina il Comune mi concedesse un pezzo di terra dove farlo».