di Gianni Giardinieri
Turno infrasettimanale per la Ternana, chiamata all’impegno casalingo contro il Legnago (fischio d’inizio mercoledì 25 settembre ore 18.30, stadio ‘Liberati’), ultima in classifica a zero punti. Soltanto due gol fatti e dieci subiti per la formazione di mister Gastaldello che probabilmente a Terni si giocherà la panchina. Sulla carta, quindi, impegno agevole per le Fere, chiamate però a non sottovalutare un avversario contro il quale c’è solo da ‘perdere’. Di seguito le dichiarazioni di mister Abate alla vigilia del match.
Il rischio di giocare contro l’ultima in classifica
«Non voglio fare retorica ma penso sia una partita molto complicata, che affrontiamo nel momento sbagliato perché vengono da uno zero a tre in casa. L’ho seguita spesso perché è allenata da una persona che conosco e stimo. E’ la classica partita ‘tranello’ da affrontare con la massima determinazione. Come ho detto ai ragazzi, nelle prime dieci partite il campionato non si vince, ma si può perdere. Quindi dentro di noi non dobbiamo sentirci inferiori a nessuno, ma neanche sottovalutare alcun avversario».
Ci sono giocatori con ancora del potenziale da esprimere?
«Assolutamente sì, abbiamo tanti giovani con del potenziale che io aspetto. Dobbiamo dare tempo a loro di sbagliare e crescere, accumulando esperienza. Sono convinto che arriverà l’occasione per tutti».
Turnover?
«Vediamo, in settimana mi sono venuti vari pensieri vedendo i ragazzi. Devo decidere se lasciare a riposo qualcuno. Nella mia testa comunque la formazione ce l’ho chiara».
Stato di avanzamento delle conoscenze tattiche
«Con i vari moduli la squadra è molto avanti e riesce ad applicare i miei principi. La fase difensiva invece deve ancora migliorare, perché pensiamo che giocando a cinque dietro siamo troppo prudenti e conservativi. Invece non è così. Comunque al momento abbiamo più sicurezze con la linea a quattro. Domani mattina voglio vedere gli ‘occhi giusti’ nei giocatori, perché senza determinazione non si va da nessuna parte».
Regge la ‘bolla’ in cui si è isolata la squadra?
«Sì è così. Siamo grandi e vaccinati e sappiamo che dobbiamo fare sacrifici, per noi e per i tifosi. Abbiamo una grande responsabilità e credo che i ragazzi abbiano dato una dimostrazione importante di attaccamento alla squadra».
4-3-3?
«E’ un’eventualità che stiamo valutando. Abbiamo dei giocatori non disponibili. Certo bisogna stare attenti a non toccare certi equilibri, anche se ho ragazzi pronti anche a giocare con una mediana a tre. Resta il fatto che la cosa più importante resta la determinazione e il carattere».
Ultimi minuti di Pesaro e caratteristiche del Legnago?
«Rivedendo la partita abbiamo approcciato molto bene anche i primi quindici minuti, subendo praticamente niente. Avremmo dovuto consolidare il possesso a metà campo, cercando di muoverli. Abbiamo sofferto un po’, mentre nel secondo tempo con la mediana a tre abbiamo dominato la partita, pur offrendo negli ultimi minuti un paio di occasioni avversarie. Il Legnago si esalta nella lotta e ha due attaccanti bravi a ripulire tante palle sporche».