di Gianni Giardinieri
Mentre in città impazza la caccia al biglietto (ancora disponibilità per i distinti A e B, e per la curva Sud) per l’attesissima partita di andata della finale per la conquista dell’ultimo posto valido per la serie cadetta (andata lunedì 2 giugno alle 21.15, stadio ‘Libero Liberati’ di Terni), è tempo di conferenza stampa pre gara per il tecnico rossoverde Fabio Liverani, chiamato alle scelte decisive per l’undici titolare che affronterà il Pescara. Difficile, dopo la splendida vittoria contro il Vicenza, immaginare stravolgimenti. Probabilmente i dubbi riguarderanno soltanto il terminale offensivo, Ferrante o Cianci, con il primo in lieve vantaggio per la maglia da titolare.
In finale le più forti del lotto? Sensazioni della vigilia? «Si credo che il campo ha dimostrato chi meritasse di arrivare in finale. Ternana e Pescara hanno fatto il percorso migliore. Noi non abbiamo mai vinto contro di loro e dovremo affrontare questa partita consapevoli che durerà 180 minuti. Dovremo rimanere sulla stessa scia delle ultime partite in casa, restando sempre in gara».
Duelli chiave sugli esterni? «Le ‘catene’ sono il 60% di una squadra, per cui le zone esterne del campo sono fondamentali. I duelli saranno in tutte le parti del campo. Qualche accortezza l’abbiamo pensata in funzione del Pescara».
Idee chiare per gli undici di partenza? «Ho grande rispetto dell’avversario perché ha fatto un grande campionato ma sono convinto che la mia squadra ha la possibilità di vincere, senza partire all’assalto. Grosso modo ho le idee chiare per l’undici titolari. Ho giusto un paio di dubbi».
Cosa ti aspetti da Baldini? «Ha una esperienza da allenatore superiore alla mia. È diretto e ha un carattere particolare. Ha grandi qualità e meriti, ottenendo ottimi risultati».
Indisponibili? «Brignola non ci sarà per le due gare di finale. Corradini non so se domani sarà tra i convocati. De Boer è ancora indietro, forse rientrerà per la partita di ritorno».
Cosa temi del Pescara? «Hanno giocatori veloci e di qualità. Hanno una forte mentalità nella riconquista palla e noi dovremo essere bravi a non ampliare le nostre maglie e intelligenti nelle ‘preventive’. Abbiamo grande rispetto e sappiamo che è pericolosa».
Duelli uno contro uno, stile Atalanta. Scelta in base ai calciatori a disposizione? «La squadra secondo me aveva le capacità per giocare così e non si può fare per novanta minuti. I ragazzi capiscono quando possono farlo e quando è il momento di rifiatare. Cerco di mettere i miei giocatori nelle migliori condizioni possibili. I ragazzi credo che abbiano il fuoco dentro per dimostrare di poter fare qualcosa di importante».