Ternana, Pochesci ‘torchia’ la difesa

Trentatré minuti di confronto con i giocatori del reparto: focus su Signorini e Gasparetto. Problemi per Montalto, sale Ferretti. Narciso (Pd) chiede lumi su Unicusano

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di S.F.

Pochesci ‘rimprovera’ Signorini

Trentatré minuti dicasi trentatré, dalle 15.47 alle 16.20. Spiegazioni, tirate d’orecchie, repliche e tentativo verbale – dopo i test sul campo – di comprendere e risolvere una situazione disastrosa. Perché subire tre reti nel 66% dei match disputati in campionato non è proprio un vanto: niente conferenza pre Brescia per Sandro Pochesci che, nella ‘rifinitura’ di lunedì in vista del recupero con l’undici di Boscaglia, si è concentrato in gran parte sulla difesa. A tal punto da prendere a parte i giocatori e procedere con un lungo discorso: nel mirino in special modo Daniele Gasparetto e Andrea Signorini. Due soluzioni tattiche provate. Intanto Fabio Narciso, consigliere comunale del Pd, chiede lumi al sindaco Di Girolamo sulle intenzioni di Unicusano in quanto a investimenti e prospettive.

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Partenza con difesa a tre Riscaldamento e lavoro atletico iniziale con un po’ di pallamano per allenarsi nello smarcamento e nel movimento di squadra. Poi stretching e tattica in due fasi: in avvio spazio ad una sorta di 3-5-2 (rivisitazione del 3-3-4 con Tiscione e Carretta sulla linea dei centrocampisti) con trio difensivo formato da Valjent, Gasparettoe Signorini, Varone, Paolucci, Defendi in mediana e il duo Montalto-Albadoro davanti. Quindi passaggio – molto più testato quest’ultimo – al ‘rombo’ con retroguardia a quattro. «Il calcio è 1 vs 1 – ha urlato in una circostanza ai difensori – e se vi fate saltare cambiate sport»

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Varone dentro, problemi Montalto In questo caso il trainer romano ha piazzato Bleve in porta (in precedenza c’era Sala), Valjent, Gasparetto, Signorini e Ferretti in difesa, Varone, Paolucci, Defendi e Tremolada nel ‘rombo’ con coppia offensiva confermata. Fino a quando l’ex Trapani non è uscito dal campo a causa di un problema alla caviglia sinistra: la punta rossoverde ha terminato anzitempo la seduta. Chi invece doveva ancora cominciare la parte corposa del pomeriggio era la difesa.

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‘Circle time’ di oltre trenta minuti Poco dopo le 15.45 Pochesci – con lui tutto il suo staff tecnico – ha radunato attorno a sé tutti gli elementi della retroguardia, portieri compresi: Bleve, Sala, Ferretti, Marino, Gigli, Zanon, Valjent, Favalli, Vitiello (non ha partecipato alla seduta per un risentimeno muscolare), Signorini e Gasparetto, con quest’ultimi due particolarmente chiamati in causa dall’allenatore delle ‘Fere’. Trentatré minuti per – a giudicare dalle gesta, soprattutto dell’ex Cittadella – capire i numerosi errori commessi di recente e, magari, chiarirsi su qualche incomprensioni di troppo. «Molti di loro non hanno capito, senza logica ciò che è accaduto, Signorini faceva l’ala sinistra nel finale», aveva ‘denunciato’ Pochesci nel post-match con il Venezia. E dunque ecco che è scattato il confronto con l’intero reparto.

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Gasparetto con Furlan dopo il confronto con Pochesci

Gasparetto e Ferretti, colloqui con Furlan e Coraggio Alle 16.20 tutti sotto la doccia. Ultimi a rientrare il giocatore di proprietà Spal e l’ex Cremonese: il primo ha parlato a lungo con il collaboratore (per il settore difensivo) Stefano Furlan, mostrando un pizzico di perplessità a giudicare dalle movenze. L’esterno classe ’94 è stato preso in carico dal vice di Pochesci, Emilio Coraggio: possibile che tocchi a lui giostrare sulla corsia sinistra al cospetto dei lombardi. Insomma, tempo di confronti in casa rossoverde a poco più di 24 ore da una sfida fondamentale per non finire in un pericoloso loop negativo. Tra i pali non ci sarà Plizzaril, impegnato in Svezia con la selezione ‘Under’ 19.

«Ripartire da quel minuto» Pochesci affida al sito ufficiale della società le sue sensazioni pre-gara: «Giocheremo la partita come sempre seguendo i nostri principi consapevoli di affrontare un avversario che attraversa un ottimo momento di forma. Dobbiamo ripartire da quel minuto del match con il Venezia in cui la squadra aveva ritrovato coraggio ed entusiasmo, anche e soprattutto per regalare una gioia alla nostra tifoseria e ripagarla per il sostegno costante che ci offre. Martedì non conterà il modulo, non conterà chi scenderà in campo o il momento che stiamo attraversando. Ricompattiamoci e combattiamo per ottenere ciò che vogliamo,  certi – conclude – di essere all’altezza di questa piazza che merita una classifica diversa, domani poche parole e tanti fatti».

Fuori Caracciolo, ‘Rondinelle’ in forma Attacco spuntato per Boscaglia. Nella lista dei diciotto convocati non ci sono infatti Torregrossa e Caracciolo, decisivo nella vittoria in rimonta sul Perugia; con loro out anche Coppolaro, Ndoj e Checchin. I lombardi si presentano all’appuntamento sulla scia di tre gare consecutive al ‘Rigamonti’ e, in linea generale, di cinque risultati utili consecutivi: dalla sconfitta al debutto con l’Avellino sono arrivate infatti due vittorie e tre pareggi. Schema tattico che non cambia: il tecnico siciliano punta sul 3-5-2 con gli ex Meccariello e Furlan titolari. Nel pacchetto arretrato torna a disposizione Gastaldello dopo la squalifica scontata nella sfida ai biancorossi. Stesso quartetto arbitrale.

L’interrogazione su Unicusano: «Verificare propositi» Si chiede al sindaco e all’assessore competente «di  verificare i rinnovati propositi d’investimento e di massimo impegno sportivo  del gruppo Unicusano e di audire, possibilmente anche nella commissione competente, i massimi esponenti del gruppo Unicusano per ricevere informazioni e  rassicurazioni in tal senso». Questa la richiesta avanzata da Fabio Narciso del Pd a Leopoldo Di Girolamo ed Emilio Giacchetti. La premessa è lunga: «Per la comunità ternana la sua squadra di calcio rappresenta un forte legame identitario ed un patrimonio sociale da custodire, preservare e promuovere; la società Ternana Calcio, è ancora attualmente appartenente al proprietario Edoardo Longarini, a cui vanno i ringraziamenti per l’impegno costante e per aver profuso enormi sforzi economici, e soprattutto per aver mantenuto in tutti questi oltre dieci anni la società Ternana Calcio, quasi interrottamente, nella prestigiosa cadetteria; nonostante l’impegno profuso sia innegabile che negli anni questa proprietà ha costantemente diminuito il feeling con la città e con la sua tifoseria per aver compiuto alcune scelte manageriali opinabili, seppur legittime, disperdendo, in parte, un patrimonio di attaccamento alla squadra cittadina; proprio in questi giorni ci troviamo di fronte, dopo molti anni di gestione della società Ternana Calcio della famiglia Longarini, ad un importante passaggio societario ormai ufficialmente prossimo e definitivo con il gruppo Unicusano; tale gruppo  opera nella gestione della nostra realtà calcistica come gestore e presto come proprietario già dal mese di giugno 2017 e che ha presentato alla stampa più volte un programma biennale d’investimento che prevede l’auspicabile passaggio nel biennio 2017/19 nella massima serie ed altrettanti programmi d’investimento nel settore giovanile ed in altri progetti legati alla società». La richiesta, specifica Narciso, parte dal fatto che «tali risultati sportivi acquisiti fin’ora, e d’investimento anche sulla rosa dei giocatori, non corrispondono alle attese suscitate; esiste una forte preoccupazione diffusa, seppur prematura, rispetto ad un lungo cammino ancora da effettuare, sui risultati sportivi e sui suoi esiti sportivi; questo atto – conclude – ha un mero valore di stimolo propositivo e chiarificatore nei confronti della società Ternana Calcio-gruppo Unicusano ed ha l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio sociale e sportivo, difesa questa, ritenuta obbligatoria ed esercitabile nei confronti delle attese della città».

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