Ternana-Como 1-2, Lucarelli e la ‘lezione’ non compresa

Nuova sconfitta in uno scontro diretto. Il tecnico: «Meritata per il fatto di non aver capito che in B si paga tutto. Mi piacerebbe vedere di più gente disporsi a rompersi il naso in qualche frangente»

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Terzo errore di fila – sempre a firma Donnarumma, per lui alcuni fischi all’uscita dal campo – dal dischetto, nuovi errori difensivi ed incapacità di concretizzare a dovere le occasioni create. Più un pizzico di sfortuna. Risultato? Il Como ne approfitta giocando quasi l’intera partita di contropiede ed infligge alla Ternana il 6° ko su 11 gare di campionato vincendo 1-2 grazie alle marcature di Vignali e La Gumina. Il forcing finale consente a Defendi e compagni di accorciare le distanze con Falletti, poi il clamoroso legno di Sørensen e il triplice fischio. Secondo scontro diretto consecutivo perso dopo quello di Cosenza con confronto di circa un paio di minuti sotto la curva nord e boato di incitamento a chiudere il cerchio. Sabato si va ad Alessandria per trovare un’immediata quanto necessaria inversione di trend per evitare che la zona retrocessione si avvicini ulteriormente: «Qui la temperatura si scalda facilmente, dobbiamo tenerla bassa», le parole di Lucarelli nel postpartita.

Muore Poerio Mascella, ex portiere e dirigente della Ternana

Donnarumma

Tornano tutti i ‘big’. Donnarumma sbaglia ancora

Dopo le sberle di Cosenza Lucarelli torna al ‘suo’ modulo e schiera l’undici tipo con maglia da titolare per Defendi, Sørensen, Palumbo, Falletti e Donnarumma; dall’altro lato nessuna sorpresa e pericolo numero uno proveniente dal duo La Gumina-Cerri in attacco. Pronti, via e la Ternana sfiora il vantaggio sull’asse Partipilo-Falletti: assist del primo in profondità e colpo di prima intenzione del 17 che termina di poco alto sopra la traversa. Pochi secondi e le Fere hanno un enorme chance per passare in vantaggio: Iōannou stende l’esterno pugliese in area, Abisso sancisce il penalty e Donnarumma, dagli undici metri, centra il palo per il terzo errore consecutivo personale dal dischetto. Inutile la successiva ribattuta in rete, Gori non tocca la sfera e scatta il fuorigioco. Gli ospiti non dormono e al 7′ è un buon assolo di Chajia a creare grattacapi con un tentativo che si spegne sul fondo.

Ternana-Como 1-2, fotogallery Mirimao

La curva nord

E il Como punisce: Vignali gol

I lariani hanno un buon possesso palla e prendono campo con il trascorrere dei minuti. Al 16′ gli ospiti passano: Vignali prende palla ai venti metri, avanza e con un diagonale da fuori area sorprende – non c’è il tocco sotto di misura di La Gumina – Iannarilli per la rete che vale lo 0-1. La Ternana non subisce il contraccolpo psicologico e al 19′ va vicina al bersaglio sul corner di Palumbo: Donnarumma, in torsione, colpisce di testa senza riuscire a centrare lo specchio della porta. Bel match. Quaranta secondi e su un abbaglio di Iannarilli – uscita alta più che rivedibile sugli sviluppi di un angolo – La Gumina ha sul mancino l’occasione per lo 0-2: fortunatamente per le Fere la palla esce sopra la traversa. Si prosegue su buoni ritmi. Al 28′ Gori è chiamato alla risposta da un gran destro di potenza di capitan Defendi, poi sul corner successivo la difesa lombarda controlla i sedici metri senza affanno; tre minuti e l’estremo difensore del Como blocca a terra un rasoterra dai diciotto metri di Furlan, autore nella circostanza di un buono spunto.

Capuano

Ancora occasioni, ma non si segna. Infortunato Capuano

In transizione offensiva il Como è molto abile e sull’asse Chajia-La Gumina le Fere rischiano ancora: Iannarilli è bravo con il piede a bloccare il tiro dell’ex rossoverde, mentre dall’altro lato prima Capuano di testa – Como tutt’altro che irresistibile in fase difensiva, alla pari della Ternana – e poi Falletti da lontano ci provano senza successo. Il primo tempo finisce nel peggiore dei modi perché Lucarelli perde Capuano per infortunio muscolare in seguito ad un intervento difensivo, al suo posto c’è Boben. Non accade più nulla e si va al riposo con gli ospiti in vantaggio di misura. Fere poco ciniche e non proprio perfette nella fase difensiva, l’intensità non basta.

I tifosi del Como

Avvio ripresa: solo Ternana. Ma il Como passa

Fere all’arrembaggio – non ci sono sostituzioni – già dai primi minuti del secondo tempo, anche se l’unica chance di rilievo arriva da un tentativo debole a firma Furlan. Il Como, sornione e attendista, punisce appena può come accaduto nella prima frazione e per la Ternana è notte fonda: Cerri elude Boben e lancia in profondità in campo aperto La Gumina che, solo davanti a Iannarilli, lo supera con un preciso ‘scavetto’ con Sørensen superato in velocità. Intanto inizia a piovere al Liberati. Lucarelli non perde ulteriore tempo e opera due cambi inserendo Mazzocchi e Capone per Donnarumma (qualche fischio per lui) e Furlan. Al 57′ ennesima chance rossoverde da corner: lo stacco del centrale danese è buono, ma la sfera esce di un niente. A questo punto i lariani alzano il muro difensivo definitivamente e per l’undici di Lucarelli è complicato trovare varchi. Brutta aria. Al 65′ altro affondo di Falletti, il destro dell’uruguaiano è fuori misura.

Il confronto sotto la curva nord

Fase finale: dentro Ghiringhelli e Celli. Gol Falletti

Ad un quarto d’ora dal termine Lucarelli non inserisce Peralta o Pettinari (si era scaldato a lungo) ma decide di cambiare entrambi i terzini: fuori Martella e Defendi per Celli e Ghiringhelli. Un minuto e le Fere riaprono il match con destro di precisione da fuori area di Falletti, nulla da fare per Gori. Al 79′ forti proteste Ternana per un tocco di mano involontario nei sedici metri di Iōannou su un cross di Palumbo: Lucarelli invoca l’intervento del Var ma Abisso lascia proseguire. All’88’ super chance con Sørensen che centra il legno con un tiro dalla distanza a Gori battuto. La dea Eupalla non sorride. Finisce 1-2.

Lucarelli

Lucarelli, la negatività e la tigna

I tiri totali rossoverdi saranno trenta: «Quando sei negativo e crei negatività ecco il risultato. Mercoledì abbiamo perso – esordisce ironicamente il tecnico livornese – la ‘coppa del mondo’, era una partita di campionato e potevamo viverla da uomini di sport in maniera più serena. Abbiamo avuto un approccio positivo al match, poi il rigore ci ha un po’ condizionato mentalmente. Ma la Ternana non mi è dispiaciuta seppur non fossimo fluidi come al solito. Può essere che le scorie di Cosenza abbiano tolto quella spensieratezza che abbiamo: dopo il penalty ho visto un po’ di tensione, non c’era libertà mentale. Incassati due gol banali, non voglio pensare che sia paura di dare una pallonata. Ho provato a cambiare qualcosina inserendo due terzini perché non riuscivamo più a spingere, ma purtroppo è un’altra sconfitta meritata sul fatto del non capire che in questa categoria il minimo prezzo lo paghi. Mi piacerebbe vedere di più gente disporsi a rompersi il naso in qualche frangente».

Bandecchi con Bartali al termine del primo tempo

Il confronto con le curve e il problema difesa

«La squadra è in salute, tuttavia il Como – ha aggiunto – è stato più concreto. Noi per vincere un match siamo costretti a fare gara eccezionale e creare molto, al contrario le perdiamo con molta facilità e non dovrebbe essere così: mi preoccupa che dobbiamo sempre regalare due reti all’avversario. Non è un problema né di modulo né di scelta dei giocatori, probabilmente dobbiamo mettere in preventivo che subiremo sempre gol. I dati dicono questo. Non c’erano avvisaglie che potesse finire in questo modo, quando si fanno errori è giusto essere puniti. Ci ho creduto fino alla fine ma stiamo a raccontare un altro ko, il rammarico è tanto ma dobbiamo ricaricarci subito per fare punti ad Alessandria. Non sono ko che ti tolgono certezze, ma qui si scalda facilmente la temperatura e dobbiamo tenerla bassa. Pensavo di prendere – ha raccontato in merito al postpartita – gli insulti sotto le curve: ci hanno detto che non si aspettano il 1° posto, ma che tutti noi mettiamo in campo gli attributi. Erano stanchi di vedere le tifoserie ospiti festeggiare a casa nostra. Mi ha meravigliato, pensavo fosse la gogna ed invece è la prima volta che vedo che sono le curve ad essere le più moderate. Spero i ragazzi ne tengano conto. Donnarumma ed i rigori? Farò delle riflessioni, se intervenire o lasciare la situazione così. Ognuno reagisce secondo il proprio carattere. Capuano? Un bel guaio, vedremo di che entità sarà il danno. Mettere Pettinari voleva dire togliere César. Le ultime due sostituzioni ho messo due giocatori per dare freschezza sulle fasce, in entrambe le fasi».

 

Il tabellino

Ternana (4-2-3-1): Iannarilli; Defendi (c, 74′ Ghiringhelli), Sørensen, Capuano (43′ Boben), Martella (74′ Celli); Proietti, Palumbo; Partipilo, Falletti, Furlan (57′ Capone); Donnarumma (57′ Mazzocchi). A disposizione: Krapikas, Kontek, Agazzi, Paghera, Salzano, Peralta, Pettinari. Allenatore: Cristiano Lucarelli

Como (4-4-2): Gori; Vignali, Solini (82′ Bertoncini), Scaglia, Iōannou; Iovine, Bellemo (c), Arrigoni, Chajia (70′ Cagnano); La Gumina, Cerri (82′ Gliozzi). A disposizione: Facchin, Toninelli, Bovolon, Kabashi, H’Maidat, Luvumbo, Parigini, Gabrielloni. Allenatore: Giacomo Gattuso

Arbitro: Rosario Abisso di Palermo (assistenti Alessio Saccenti di Modena e Mario Vigile di Cosenza, IV ufficiale Matteo Canci di Carrara); addetto Var Antonio Di Martino di Giulianova, assistente Luigi Rossi di Rovigo

Reti: 76′ Falletti (T); 16′ Vignali, 52′ La Gumina (C)

Ammoniti: 14′ Falletti, 55′ Defendi, 84′ Proietti (T); 30′ Chajia (C)

Calci d’angolo: 10-2

Recupero: 2; 4

Note: Donnarumma (T) fallisce rigore al 5′

Spettatori: 3.426 (di cui 142 ospiti); incasso 44.889 euro

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