Ternana, Unicusano: «Via da Fondi»

Il gruppo di Bandecchi all’opera per la fideiussione da 800 mila euro. Ma niente doppia proprietà, la Figc chiara. L’università: «Cerchiamo acquirenti»

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di S.F.

Un primo passaggio di quote immediato, una ‘promessa’ di proprietà per le restanti e l’assunzione del ruolo di garanti di obbligazioni e adempimenti per la solidità economica della società. Il tutto racchiuso – dopo diverse riunioni – in un contratto di 17 pagine, in fase di ultima analisi da parte di Unicusano: procede il lavoro del gruppo del ‘patron’ Stefano Bandecchi per arrivare al vero e proprio ‘nero su bianco’ per l’acquisizione delle quote libere di Edoardo Longarini. Sarà l’85enne imprenditore di Tolentino a dover apporre la firma sul documento definitivo che dovrebbe – la fiducia è massima da entrambe le sponde, ma ciò non deve escludere possibili sorprese – sancire l’ingresso Unicusano nel mondo rossoverde. La Figc però, nel primo pomeriggio, precisa una ‘cosina’ e a stretto giro ecco che Unicusano è costretta a comunicare una novità.

SIMONE LONGARINI: «STA ARRIVANDO UNICUSANO, CESSIONE IMMINENTE»

Doppia proprietà «La norma (art.16bis) – fa sapere una nota della federazione in merito a una richiesta di delucidazione – non ammette il controllo della società, sia esso diretto o indiretto. L’azionariato è cosa diversa. Con riferimento alla Salernitana, la norma fu emendata successivamente, il club era tra i dilettanti all’atto dell’acquisizione e successivamente fu concessa una deroga dal CF». Giochi chiusi, Fondi o Ternana. Ranucci chiarisce: «Non dobbiamo aspettare di vendere il Fondi per firmare l’accordo con la Ternana. Posso solo dire che stiamo lavorando».

Unicusano: «Due società, niente da fare» Il dottor Stefano Ranucci, direttore generale operativo dell’università Niccolò Cusano, che per conto dellaAteneo sta conducendo insieme all’avvocato Danilo Lombardo dello studio legale Lombardo la trattativa per l’acquisto della Ternana Calcio dichiara che «purtroppo lunedì sera, dopo una consultazione con i nostri legali e un incontro presso la Figc, abbiamo perso qualsiasi speranza di poter possedere due società di calcio iscritte a leghe professionistiche, in quanto ci è stato posto un divieto assoluto. Un traguardo che abbiamo cercato a ogni costo di raggiungere, visto che c’era stata data l’illusione che questo invece potesse essere possibile».

Caccia ai successori Insomma, ora per Unicusano anche la necessità di trovare qualcuno che si prenda il Fondi. Mica facile: «Il nostro cuore – prosegue la nota – in questo momento è nella città di Fondi, ma essendo ormai più che avviata la trattativa con la società della Ternana, abbiamo iniziato una serie di incontri volti a trovare la giusta azienda in grado di rilevare la prestigiosa società della cittadina di Fondi. Una proprietà che possa assicurare continuità ai progetti da noi avviati. Questo perché, qualora si completasse il percorso avviato con la famiglia Longarini, l’Unicusano si troverebbe obbligata a cedere la società rossoblu. Rimarrò sempre vicino, continua Stefano Ranucci, alla squadra, alla città, al territorio e alla città di Fondi. Sono profondamente dispiaciuto per le mie precedenti dichiarazioni, frutto della passione per la squadra e per l’aver creduto alla possibilità che il percorso a Fondi potesse continuare». Bandecchi – si legge in conclusione – «ha accolto la notizia con rammarico, esternando profonda rabbia con parole qui non riportabili. In ogni caso sarà garantita l’iscrizione al campionato di Lega Pro del Fondi».

Scadenza stadio Simone Longarini, Stefano Dominicis, Fabio Giotti e Massimo Proietti, tra gli altri. Siamo nella fase più delicata della fase di transizione e per questo motivo gli uomini di maggior fiducia del 32enne romano stanno aiutando lo staff di Bandecchi per evitare qualsiasi tipo di problema: in tal senso lunedì la Ternana ha inviato la documentazione alla commissione criteri infrastrutturali e sportivi-organizzativi, considerato che la scadenza – in caso di non rispetto sono previste sanzioni economiche – è fissata al 20 giugno per l’indicazione dell’impianto. Tutto in mano alla famiglia Longarini al momento: ci sono da sistemare questioni formali legati al conto Lega e al conto trasferimenti, oltre ad alcuni contratti in essere.

IL SINDACO DI GIROLAMO ‘APPROVA’, VIDEO

Stefano Ranucci (foto illivornese.it)

Il contratto e la fideiussione Non solo la riunione di lunedì – terminata poco oltre le 2 di notte – per stabilire e, successivamente, inserire nel contratto tutto ciò che occorre per decretare il passaggio delle quote. Il giorno precedente le parti si erano confrontate di nuovo – altro incontro di diverse ore –  per parlare ad ampio raggio del contesto e, sponda Ternana, dare una sorta di ‘infarinatura’ sul mondo Fere e consentire un buon inserimento graduale; in tutto ciò Unicusano negli ultimi giorni ha chiesto delle modifiche di un paio di punti del contratto da 17 pagine.  Per quel che concerne gli 800 mila euro della fideiussione c’è un fattore che ‘spiana’ la strada: Unicusano e Ternana si appoggiano sulla stessa banca.

Simone Longarini

Intoppi? «Mancano solo formalità» Il contratto perfetto non esiste ed allora ecco che la Ternana si è cautelata con l’inserimento di alcune penali. La possibile contestazione della doppia proprietà – un caso diverso rispetto a quello di Claudio Lotito, che non acquisì in corsa nessun club professionistico quando partì dalla serie D con la Salernitana, da lì nacque la deroga – è uno dei pensieri di via Aleardi: in tal caso il problema è a capo di Unicusano, così come il cambio di denominazione, con l’integrazione sponsor previsto fino alla Lega Pro. In casa rossoverde non c’è preoccupazioe in merito, fatto sta che nel contratto sono stati inseriti dei passaggi ‘cautelativi’. Vale a dire: c’è una chance molto remota che ci siano degli intoppi, la Ternana si è protetta se dovessero davvero sorgere degli stop a causa di queste situazioni. «Tutto ciò – spiega l’avvocato Proietti – che andava fatto entro il 20 è concluso da parte nostra, siamo molto avanti. La prima fase di adempimenti è conclusa, resta la fideiussione entro il 30 del mese che spetta a Unicusano. Mancano solo formalità per la sottoscrizione del contratto».

Le quote In concreto dunque Unicusano entrerà – da subito – in via Aleardi con il possesso del 42.74% della Ternana Calcio S.p.A.: 66 mila e 673 quote acquistate dal valore nominale di 3 milioni e 443 mila euro. In minoranza dunque rispetto a Sviluppo Editoriale s.r.l. che, per il momento, non sarà toccata a causa del sequestro giudiziario (dall’aprile 2010 è il commercialista Costantino Franci ad avere in custodia il 51% della società dell’amministratore unico Giuseppe Capaccia) in atto. Condizioni già pattuite con Unicusano per quando saranno svincolate. Il problema è quando avverrà ciò: da via Aleardi sono ottimisti sul fatto che la questione possa essere risolta entro un paio d’anni. Alla fine di questo giro – conti alla mano – gli ‘attori’ in gioco sarebbero Unicusano, Esperia Servizi Fiduciari S.p.A. (presidente del CdA è Vittorio Volpi) e Costantino Franci (custode giudiziario delle quote di Edoardo Longarini in Sviluppo Editoriale s.r.l., il 29.20% sul totale della Ternana). Atteso inoltre in tempi brevi l’aggiornamento del bilancio – al 31 dicembre 2016 – da parte della Sviluppo Editoriale. E intanto la curva nord ci tiene a chiarire la sua posizione.

I tifosi della curva nord

«Rispettare la nostra storia» «In queste settimane – la nota – siamo stati in attesa dell’auspicata uscita di scena di Longarini e della sua cricca e della conclusione della loro nefasta avventura che li ha visti al timone della nostra amata Ternana. Di certo questi quattordici anni non saranno ricordati con piacere poiché in questo lungo periodo i tifosi rossoverdi hanno vissuto situazioni degne della migliore commedia all’italiana. Alcune domande resteranno quasi sicuramente senza risposta: perché siete rimasti tutto questo tempo? Quale era il vostro obiettivo? Quali interessi vi spingevano a rimanere a Terni? Ora sembra però giunto il momento di voltare pagina. Apprendiamo in queste ore la concreta possibilità (con Longarini ci lasciamo sempre il beneficio del dubbio) che il cambio al vertice della Ternana Calcio avvenga concretamente e di questo ne siamo contenti ed orgogliosi. Come già abbiamo affermato più volte, le dirigenze, gli allenatori e i giocatori passano, mentre la Ternana Calcio 1925 resterà in eterno in quanto è patrimonio di tutti coloro che hanno a cuore quei colori e quella maglia. Nel 1972, in una puntata de ‘La Domenica sportiva’, Maurizio Barendson disse una frase che ben descriveva lo stretto rapporto fra la nostra città e la squadra locale: ‘Poche volte si è vista assomigliare una squadra di calcio in modo cosi evidente al proprio ambiente come a Terni’. Chi viene a Terni è bene che se lo stampi in testa. Chi non ha intenzione di rispettare la nostra storia, chi non intende rendere onore ad una piazza così importante può tranquillamente tornarsene da dove è venuto. Noi non saremo i primi a mettere la sciarpa intorno al collo al nuovo presidente, perché negli anni abbiamo visto troppi personaggi fare tante chiacchiere e pochi fatti e non saremo nemmeno pronti a piegarci ‘per difendere la categoria’, prima di tutto viene Terni e la Ternana. Per noi la serie A o l’eccellenza non fa differenza, perché comunque vada saremo sempre su quei gradoni pronti a difendere i nostri colori. Da parte nostra ci sarà sempre un atteggiamento leale e costruttivo a fronte di un impegno serio e concreto nel solo ed esclusivo interesse della Ternana Calcio. Ieri, oggi e per sempre Ternana Calcio 1925. Longarini vattene e non tornare mai più». Nel contempo è già noto che l’Unicusano Fondi andrà in ritiro a Norcia per volontà di Bandecchi: stesso destino per la Ternana in caso di chiusura definitiva con l’imprenditore livornese?

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