Una violenza sessuale su una 22enne ternana, affetta da fragilità psichiche, che si sarebbe consumata il 22 settembre del 2024 in una stanzetta posta al piano terra di uno stabile in centro. Per questa drammatica vicenda, a seguito di quanto eseguto dai carabinieri del comando provinciale di Terni nel tempo, la procura ternana – pm è Raffaele Pesiri – ha iscritto nel registro degli indagati due uomini, un 46enne originario della Repubblica Dominicana ed un 48enne del Perù, difesi dagli avvocati Riccardo Ciampi e Paolo Bernardinetti. A riportare la notizia è il quotidiano è ‘Il Messaggero Umbria‘ con un articolo a firma di Nicoletta Gigli.
L’indagine è aperta e lunedì – riporta il quotidiano – è fissata l’udienza davanti al gip di Terni, Chiara Mastracchio, per sentire con le modalità dell’incidente probatorio la psichiatra incaricata dal tribunale – la dottoressa Rosalba Trabalzini – che ha condotto accertamenti sulle condizioni psichiche della giovane, persona offesa, che nel tempo sarebbero ulteriormente peggiorate anche a seguito della grave vicenda occorsa. Un accertamento finalizzato a valutare se la sua testimonianza può essere assunta. A carico dei due indagati vengono ipotizzati i reati di violenza sessuale aggravata (dall’inferiorità fisica e psichica della vittima) e lesioni personali.
Secondo quanto riportato da ‘Il Messaggero‘, la ragazza era stata avvicinata in largo Liberotti dai due, che l’avevano condotta in uno spazio privato posto al piano terra di uno stabile nella zona di piazza del Mercato, abusando di lei. La 22enne aveva poi chiesto aiuto ai passanti e quidi ai genitori, con successivo trasporto in ospedale per le diagnosi e le cure del caso.
Le indagini dei carabinieri si sono basate anche sugli elementi biologici riscontrati sugli indumenti della vittima – che sarebbero ampiamente compatibili con il Dna degli indagati, come emerso in sede di incidente probatorio – ed hanno portato al procedimento penale a carico dei due. In questo contesto, sarebbe emerso – e in maniera preminente – anche il Dna di un terzo soggetto, allo stato ignoto, in particolare su zone in cui la giovane aveva delle ecchimosi. Un ulteriore elemento da tempo al vaglio degli inquirenti nel quadro di una indagine delicata e di certo non semplice.
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