Terni, 3 mila visitatori per le ‘Giornate Fai’

«Volano di un turismo che dovrà divenire sempre più adeguatamente organizzato»

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Sono stati quasi tremila i visitatori che hanno partecipato alle ‘Giornate Fai di primavera’, organizzate dalla delegazione di Terni, sfidando l’inclemenza del tempo. Ad accoglierli il numeroso ‘esercito’ dei volontari Fai, composto da più di cento persone, tra operatori, guide, organizzatori, membri di enti e associazioni locali.

Il ‘Fai-scuola’ ha aperto le giornate sabato 21, operando in contemporanea nel tempio di San Francesco e a villa Spadoni, con le visite guidate a cura degli ‘Apprendisti ciceroni’ delle scuole secondarie di primo grado ‘Leonardo da Vinci’ e ‘Orazio Nucula’, ‘Manassei’ e ‘Oberdan’ di Terni. I ragazzi hanno illustrato i valori storici ed artistici dei siti avvalendosi anche di supporti multimediali e riscuotendo un notevole apprezzamento.

Amelia e Piediluco Nel pomeriggio, a disposizione del pubblico, un ampio repertorio di visite, esteso nel territorio da Amelia a Piediluco. La proposta di Amelia prevedeva la visita alla cappella Geraldini e a palazzo Venturelli con le nuove scoperte archeologiche; quella di Cesi comprendeva l’ascesa al complesso sommitale di S.Onofrio, scoprendo nel percorso la ricchezza del museo Parrocchiale e le chiese di Santa Maria Assunta e Sant’Angelo. Piediluco proponeva, invece, la riscoperta della Rocca, dopo i recenti restauri, e l’apertura di villa Manini con i suoi affreschi di Antonino Calcagnadoro.

Il territorio Nella mattinata di domenica 22, a causa delle forti piogge, gran parte delle attività sono state sospese. Ma nel pomeriggio le visite sono riprese ovunque con una partecipazione di pubblico in crescendo. Soprattutto villa Spadoni ha fatto registrare numeri importanti. «Per l’ottava edizione locale delle ‘Giornate Fai di primavera’ – dicono gli organizzatori – il territorio ternano ha dimostrato ancora una volta la consistenza del proprio patrimonio culturale e l’interesse che riscuote nella popolazione, suggerendo l’importanza della sua tutela e valorizzazione anche come volano di un turismo che dovrà divenire sempre più adeguatamente organizzato».

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