«Non sono fuggita da Terni, ho davvero avuto problemi di salute ed ora sono pronta a trovare una soluzione per rimediare a quanto accaduto». A parlare, tramite il proprio legale, è la titolare de l’agenzia di viaggi Le Avventure di Oliver, alla ribalta della cronaca dopo che alcuni clienti l’hanno accusata di essere scappata con i soldi versati per le vacanze. Una vicenda che nelle ultime ore è finita anche all’attenzione della procura, che ha aperto un fascicolo in merito, dopo le querele presentate ai carabinieri della stazione di Collescipoli, che si trova proprio a pochi metri dai locali dell’attività, in via del Convento.
La sua versione dei fatti
La donna non nega la presenza degli ammanchi – al massimo una decina i casi sotto la lente, per un ammontare complessivo di alcune decine di migliaia di euro -, ma spiega che sono dovuti ad un improvviso stato di difficoltà economica causato proprio da motivi di salute, come riporta anche il cartello – ormai sbiadito – affisso sulla saracinesca abbassata da settimane (‘chiuso per malattia’). «Da ottobre fino al 20 agosto scorso la mia assistita è stata costretta a ripetuti e certificati ricoveri in ospedale, cinque per la precisione, intervallati anche da prescrizioni di riposo da parte dei medici – spiega il suo legale, l’avvocato Sandra Latini -. Non è mai sparita con i soldi, è nella sua abitazione di Terni ed è reperibile».
Ipotesi risarcimenti
L’obiettivo della difesa è dunque quello di chiarire la posizione della commerciante per ogni singola contestazione e proporre ai clienti delle proposte transattive per risolvere le controversie. «Non è assolutamente intenzione della donna sottrarsi alle proprie responsabilità» assicura ancora l’avvocato. Ora alla diretta interessata il compito di reperire i soldi e cercare di chiudere la questione, che riguarda la decina di viaggiatori che, dopo aver pagato caparre o quote di vacanze e viaggi di nozze, hanno dovuto sborsare una seconda volta il denaro perché a tour operator, alberghi o compagnie di volo non era arrivato neanche un euro.