Tornano in libertà due dei dieci arrestati nell’ambito dell’operazione antidroga ‘Alì Park’, messa in campo dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Terni insieme alla direzione distrettuale antimafia di Perugia. Si tratta del 60enne Muhammad Zubair Syed, pakistano, e del 58enne tunisino Hassen Lamine. Entrambi sono difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli che si è visto accogliere, dal tribunale del riesame di Perugia presieduto da Giuseppe Narducci, il ricorso presentato e che ha portato – per i due indagati in questione – all’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Perugia. Ordinanza, di contro, confermata per tutti gli altri sei che l’avevano impugnata ma che si sono visti rigettare il ricorso dallo stesso tribunale.

Traffico internazionale
L’indagine è basata sull’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, in particolare eroina proveniente dal Pakistan e poi ‘gestita’ in Italia da un gruppo composto da sei cittadini pakistani, due tunisini, un nigeriano ed un italiano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’organizzazione – guidata da un pakistano – importava la droga, la lavorava e la cedeva a terzi per rifornire il mercato di Terni e alcune aree della Toscana.