Terni, antismog e tagli pini: traffico ‘teso’

Motoseghe al lavoro domenica mattina in viale dello Stadio. Scatta anche l’ordinanza anti smog dopo il primo sforamento di Pm10

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Partito domenica mattina il taglio dei pini pericolanti in viale dello Stadio, a Terni. In campo Afor e la polizia Locale, chiamata a vigilare sulla sicurezza di veicoli e pedoni – nel rispetto dell’ordinanza emessa dal sindaco di Terni Leonardo Latini – a seguito delle misure relative alla viabilità di uno dei tratti stradali urbani più importanti e transitati della città. (LEGGI L’ORDINANZA SULLA VIABILITÀ)

TERNI, TAGLIO PINI STADIO: SCATTANO LE LIMITAZIONI

Il motivo

Domenica 1° dicembre il blocco totale del traffico lungo viale dello Stadio è di circa 4 ore, dalle 7 alle 11.30. Poi verranno aperte due corsie, una per ciascun senso di marcia. Scontati i problemi ed i rallentamenti per la viabilità, specie nei giorni e nelle ore di punta. L’obiettivo finale è risanare l’asfalto, oggi reso sconnesso dalle radici delle piante. Pini mediterranei che in altre parti di Terni – come Lungonera Savoia – sono stati già ‘debellati’ dall’attuale amministrazione comunale.

Scatta l’ordinanza anti smog

Sempre da domenica 1° dicembre, a seguito dello sforamento nei livelli di Pm10 registrato martedì scorso dalla stazione di rilevamento ‘Le Grazie’, è partita anche l’applicazione dell’ordinanza sindacale anti smog relativamente al traffico veicolare (LEGGI IL DOCUMENTO) con istituzione della ‘Zona di salvaguardia ambientale’ nelle giornate di domenica, lunedì e martedì.

ORDINANZE ANTI SMOG A TERNI: COSA SUCCEDE

«Finalmente»

Rispetto al taglio delle piante in viale dello Stadio, l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Enrico Melasecche – ora in giunta regionale – plaude all’intervento: «Una città civile deve salvaguardare la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini. Da anni quelle radici riaffioravano rimandando provvedimenti seri. Da anni il Comune gettava al vento danaro pubblico inutilmente. Si imponeva una scelta professionale: quella che da un mese era stata programmata e che ora va in esecuzione. Verranno ripiantati altri alberi come lecci o platani. Non ci saranno più problemi di pericolo per le montagne russe. Non ci saranno più possibilità di cadute di pini con radici tagliate. Non si spenderanno più risorse preziose inutilmente».

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