Terni, appalto Natale: tutti esclusi, fuori anche la Eventi.com

Venerdì l’apertura dell’offerta tecnica dell’unico concorrente rimasto: c’è il ‘taglio’. Corsa contro il tempo per risolvere. Intanto avviata procedura per piazza Tacito

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di S.F.

Esito a sorpresa e niente aggiudicazione per l’appalto da oltre 100 mila euro legato al servizio di ideazione, realizzazione e posizionamento degli addobbi luminosi per il Natale a Terni: venerdì mattina c’è stata l’apertura della documentazione tecnica per l’unico concorrente che era rimasto in gara, la Eventi.com snc di Rita Alcidoni e al termine della seduta in corso del Popolo è stata sancita l’esclusione. Bene, a questo punto? Nel contempo c’è una nuova procedura pubblica riguardante piazza Tacito.

12 NOVEMBRE, IL DOCUMENTO DI ESCLUSIONE: TUTTI OUT

Terni, appalto Natale: subito un ‘taglio’, resta un solo concorrente

Il difetto riscontrato: esclusione

Mercoledì era stata esclusa la Elettroromagna – inutile il soccorso istruttorio attivato per risolvere la questione – per problemi in particolar modo con il Dgue. Venerdì mattina il colpo di scena negli uffici della direzione allo sviluppo economico: «La commissione (composta dalla dirigente Emanuela De Vincenzi, Omero Mariani e Laura Farinelli, segretario verbalizzante Andrea Cecilia, ndr) in seduta privata ha esaminato l’offerta tecnica pervenuta, riscontrandola mancante dell’elenco dei prezzi unitari per ciascuna tipologia di addobbo e del progetto di ciascuna tipologia di installazione a firma di un tecnico abilitato, da cui risulti la conformità con riferimento alla staticità e alla resistenza degli agenti esterni». Risultato? Esclusione anche per loro e gara a vuoto per l’affidamento. La firma sul documento è della dirigente Emanuela Barbon. Contatti in corso per capire il da farsi, con diverse ipotesi sul tavolo. Di certo i tempi sono molto stretti.

IL BANDO PER PIAZZA TACITO

Terni, appalto Natale: subito un ‘taglio’, resta un solo concorrente

Il bando per piazza Tacito e l’Ast

Intanto giovedì pomeriggio è stato dato il via libera alla procedura pubblica per l’organizzazione di eventi natalizi in piazza Tacito ed eventuali zone circostanti dal 5 dicembre al 6 gennaio: l’avviso è rivolto ad associazioni, enti, fondazioni, pro loco, consorzi e società private in genere per un progetto riguardante iniziative culturali, mercatini, spazio per dolciumi e prodotti legati al periodo natalizio ed Epifania. Prevista la messa a disposizione a titolo gratuito del suolo pubblico con termine ultimo per l’invio dell’istanza fissato a domenica 21 novembre. Infine in giornata incontro per definire ulteriori aspetti legati al Capodanno in Ast: affidato l’incarico per redigere il programma della sicurezza.

Confartigianato attacca: «Fate come a Milano»

Nel pomeriggio è Confartigianato Terni a chiedere un cambio di passo sul tema: «Il Comune di Terni quest’anno grazie a situazioni eccezionali che hanno determinato una maggiore disponibilità poteva promuovere un Natale fortemente attrattivo che avrebbe potuto aiutare le imprese artigianali e commerciali a riprendersi dalla crisi Covid e invece si profila un Natale al buio. Il bando per gli addobbi e gli eventi natalizi del Comune di Terni andato deserto è una vicenda emblematica di come non vanno fatte queste procedure. In primo luogo l’amministrazione comunale per portare al successo le procedure deve parlare la lingua delle imprese, cosa che non avviene. Molte città ormai iniziano gli eventi natalizi non l’8 dicembre, ma addirittura con il ‘black Friday’, che quest’anno sarà il 26 novembre. Invece a Terni ad oggi gli allestimenti sono ancora lontani dall’essere realizzati. Emettere un bando di appalto a ottobre, fare la selezione a novembre per gli allestimenti che devono essere pronti a novembre stesso è evidentemente inadeguato. Il Comune di Milano per fare un esempio non appalta cioè non realizza direttamente, ma sostiene le associazioni di via che realizzano gli allestimenti tramite un bando di incentivi (quindi estremamente più agevole) che quest’anno era già emesso ad agosto. Inoltre – prosegue Confartigianato – la scelta di realizzare direttamente e interamente a carico del Comune le luminarie in alcune vie commerciali scelte arbitrariamente dal Comune (con palese dimenticanza tra l’altro proprio delle vie che si sono tradizionalmente distinte in questi allestimenti), senza sostenere in alcun modo le luminarie delle altre vie adiacenti, non poteva non creare malumori e resistenze e un clima negativo. Occorre una macchina amministrativa comunale snella, efficace ed efficiente, capace di rispettare e far rispettare le norme senza impedire le iniziative. Occorre managerialità e certezza delle regole, non ritardi e burocrazia fine a se stessa. Per l’immediato al fine di salvare il salvabile Confartigianato Terni torna di nuovo a proporre l’emissione di un bando di concorso finalizzato all’erogazione di contributi a sostegno degli operatori che realizzano luminarie e addobbi. Non un appalto, ma un bando per incentivi a rimborso delle spese sostenute e rendicontate dalle imprese artigianali e commerciali».

Filipponi e Gentiletti

Minoranza in pressing: «Altro fallimento»

Critiche anche Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Sul bando per gli eventi natalizi l’improvvisazione dell’amministrazione colpisce ancora. Invece di organizzarsi e muoversi per tempo, avviare un percorso condiviso con le imprese del territorio, come era stato indicato e suggerito, si è fatto tutto all’ultimo momento. Fare un bando per Natale ad ottobre,  senza mettere in conto quanto accaduto, con l’esclusione di tutti i partecipanti,  e non avere un piano b, è un dilettantismo che la città non può permettersi. Se avessero dato ascolto non saremmo in questa situazione in cui quest’anno a Natale si rischia che neanche vada in porto. La soluzione ora non può che essere convocare immediatamente – conclude – le associazioni di categoria e concordare con loro le modalità di realizzazione degli addobbi e delle luminarie che devono riguardare tutto il territorio». Sulla stessa linea il capogruppo Pd Francesco Filipponi: «Il fallimento del bando del comune per il Natale è un ulteriore esempio dell’incosistenza di un’amministrazione ormai non più capace di guidare una città. Il bando è risultato deserto, nonostante la partecipazione di realtà societarie storiche del settore, che hanno anche esperienza importante, poiché lo si è espletato in estremo ritardo, senza programmazione solo a ridosso delle festività. La stessa programmazione è mancata sul bilancio consolidato, siamo infatti  ormai di fronte ad oltre un mese e mezzo di ritardo sulla scadenza normativa del 30 settembre. Ci auguriamo – conclude l’esponente Dem – per il Natale si possa recuperare sulla base delle proposte delle associazioni di categoria e degli esercenti, recuperando anche il coinvolgimento seppure in tempi strettissimi delle periferie».

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