Terni, area verde «pietosa»: la petizione arriva in Comune

Firmata da circa 60 cittadini per denunciare le condizioni in cui versa lo spazio che si trova fra viale Brin e via Curio Dentato

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Erano esasperati e lo avevano annunciato: «Stavolta la battaglia sarà senza tregua». È stata infatti protocollata mercoledì in Comune a Terni la petizione firmata da circa 60 cittadini che denunciano le condizioni pietose in cui versa lo spazio verde che si trova fra viale Brin e via Curio Dentato.

UNA SITUAZIONE DENUNCIATA DAI RESIDENTI

LA PETIZIONE

I cittadini del complessi residenziali e commerciali siti nei pressi e nelle immediate vicinanze dell’area di cui in oggetto pongono la presente all’attenzione del sindaco e del consiglio comunale tutto ai fini di tutelare il proprio diritto alla salute pubblica, alla sicurezza e al decoro del quartiere in cui vivono. Nell’area indicata soggetti privati non ben identificati si dedicano ormai da mesi a rovesciare resti di cibo, immondizia e a volte anche carcasse di animali con il fine di nutrire piccioni o topi. Come risultato si ha il totale imputridimento dell’area, si hanno esalazioni nauseabonde e si rischia seriamente in termini di igiene e di salute por il proliferare di questi animali selvatici. Con questa petizione siamo a richiedere un intervento immediato e risolutivo che mantenga l’area interessata costantemente pulita e che, soprattutto, attivi un controllo costante ed efficace al fine dl scoraggiato definitivamente questi soggetti dal compiere atti di simile portata fino alla completa risoluzione dei problema. Si segnala, con l’occasione, anche l’assenza di cura del verde insistente sull’area stessa per la quale richiediamo una cura più costante ed efficace. Si segnalano, da ultimo, turbative costanti della quiete pubblica in tarda serata e si registrano spesso schiamazzi, bottigliate, urla e accenni di rissa. Si richiedono interventi immediati e risolutivi per ripristinare il decoro e la vivibilità di un’area che può essere punto di ritrovo per famiglie e bambini ma che, al momento, non porta altro che insicurezza, degrado e rischi per la salute pubblica.

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