Terni, Asm: utili ok ma cresce l’indebitamento

Confermate le previsioni sul bilancio 2014. A pesare sono i ritardi nei pagamenti da parte dei clienti pubblici

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Un utile pari a 388.651 euro a fronte di una diminuzione dei costi esterni operativi pari all’11,38%: i numeri del bilancio 2014 di Asm Terni Spa – anticipati da umbriaOn nei giorni scorsi – vengono definiti «positivi» dal management aziendale. Viceversa cresce l’indebitamento verso i fornitori, «dovuto ai ritardi nei pagamenti dei clienti, soprattutto gli enti pubblici».

Numeri I ricavi delle vendite e prestazioni ammontano a 49.889.539 euro mentre la produzione interna è pari a 2.917.519. I costi esterni operativi ammontano ad euro 26.244.880 (-11,38% rispetto all’esercizio 2013) mentre il ‘valore aggiunto’ dell’anno, dato dalla differenza tra il valore della produzione operativa al netto dei costi operativi, è pari a 26.562.178 euro.

Settori Nel 2014 il servizio elettrico e gas ha evidenziato un volume di affari pari a 16.111.010 euro contro i 15.783.270 dell’anno precedente. Un incremento registrato anche nel servizio idrico (7.198.624 contro 7.085.914 del 2013), mentre il ramo ambientale ha visto un incremento dei ricavi, passati da 24.437.223 a 26.579.904 euro.

Indebitamento Sul piano finanziario emerge una particolare criticità dovuta ai ritardi di pagamento dei clienti, con un incremento dell’indebitamento di Asm nei confronti dei fornitori. «Ciò – spiegano dall’azienda – anche all’interno di un quadro macroeconomico che ha risentito delle mutate condizioni internazionali, dei ritardi dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, della farraginosità della normativa di settore».

L’analisi «Abbiamo ulteriormente consolidato la struttura patrimoniale ed equilibrato la gestione finanziaria – spiega il presidente di Asm Terni Spa, Carlo Ottone -. A ciò si aggiungono gli investimenti in tecnologie e gli ammodernamenti strutturali delle reti che ci hanno permesso di migliorare la gestione dei servizi erogati».

Fase importante «In una congiuntura come questa – prosegue Carlo Ottone – ribadiamo la necessità di investimenti mirati nel settore pubblico che possono generare domanda aggregata e alimentare la produttività, favorendo anche gli investimenti privati. Ci troviamo in uno di quei momenti di grandi sfide che, ciclicamente, il sistema dei servizi pubblici si trova ad affrontare. Anche per questo è necessario intervenire direttamente nei tavoli nazionali che si stanno aprendo, soprattutto dopo il riordino delle partecipate da parte del Governo, per programmare il futuro dei servizi e la loro gestione».

Umbria Energy Nella giornata di martedì è stato approvato anche il bilancio di Umbria Energy Spa, i cui soci sono Asm e Acea Energia. Il management parla di «brillanti risultati economico-finanziari» e di un «utile netto positivo» – sulla cui entità mancano però altri dettagli – «frutto di un EBITDA di oltre 2 milioni di euro e di una brillante gestione finanziaria che ha visto nell’esercizio appena concluso una riduzione di oltre il 50% del rapporto tra la posizione finanziaria netta e il margine operativo lordo. Oltre ad aver consolidato la propria customer base nella provincia di Terni – spiegano da Umbria Energy – la società ha sviluppato una significativa presenza nel territorio della provincia di Perugia, anche grazie all’acquisizione della società Cesap Vendita Gas con oltre 10 mila clienti finali».

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