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Ancora un assalto a distributori automatici di snack e bevande, a Terni (QUI IL FATTO DI VIA EUGENIO CHIESA). Sempre con l’obiettivo di rubare i soldi presenti ma causando pure danni ingenti. L’ultimo episodio è accaduto nella notte fra martedì e mercoledì presso lo spazio presente in via Cassian Bon 5 (i distributori conosciuti come ‘quelli del Galilei’). Ad accorgersi dell’accaduto, all’alba, è stato il titolare della società – la M.L. 2021 – Eros Laudi, peraltro ex vigile urbano. «Hanno distrutto tutte le macchinette – spiega fra rabbia e amarezza – solo per portarsi via i soldi. Io ora sarò costretto a chiudere, oggi stesso comunicherò all’Agenzia delle Entrate lo stop ad un’attività che andava avanti da dieci anni. Poi si vedrà». Le indagini sono già scattate: la speranza è che dalle immagini disponibili, le forze dell’ordine riescano a risalire al responsabile. Secondo quanto appreso, un soggetto a volto coperto e con in mano un arnese da scasso, forse un piede di porco, è entrato in azione intorno alle tre di notte. Una volta entrato nello spazio di via Cassian Bon, si è messo a ‘lavorare’ in maniera metodica, scassinando i macchinari presenti. Poi è andato via. Lasciando danni e tanta amarezza.
La lettera aperta
Dopo il fatto, il titolare dell’attività – Eros Laudi – ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta al sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Di seguito il testo. «A poche ore dal Suo incontro con il Questore di Terni, come da Lei dichiarato sui social, per potenziare l’attività di controllo di pubblica sicurezza e di contrasto per gli atti predatori, ho dovuto chiudere la mia attività, abbassare fisicamente la serranda. Ciò non per difficoltà economiche, anche se il momento sia alquanto sfavorevole. Ignoti, incuranti del sistema di videosorveglianza, hanno devastato il mio negozio distruggendo tutte le macchine al solo scopo di prelevare le poche monete dalle gettoniere per i resti. Dieci anni di attività azzerati in 45 minuti, dalle 3.00 alle 3.45 di mercoledì, il tempo necessario perché in modo indisturbato – nel centro storico di Terni, a fianco di piazza Tacito, davanti agli uffici comunali ed al liceo scientifico – una o più persone travisate con strumenti di scasso distruggessero tutti i distributori automatici di bevande e snack, rendendoli semplici rifiuti. Questa è la nostra città attualmente, dove un atto criminale può far chiudere una piccola attività, dietro alla quale c’è un impegno enorme da parte di una famiglia, famiglia semplice, uguale a tantissime altre, colpevole solo di non chiedere nulla. Avvisaglie di questi comportamenti predatori a nostro danno già c’erano state, tanto che solo nei mesi di ottobre/novembre 2022 avevano prodotto quattro denunce presso la questura di Terni, altre denunce negli anni precedenti per gli stessi reati di danneggiamento e furto presso i carabinieri. Ritengo pertanto che il nostro dovere di cittadini sia stato fatto nei tempi e nei modi dovuti. Ciò che ritengo che non sia giusto il modo di operare di un sindaco, per la sua parte, che prima di rassicurare i cittadini dovrebbe compiere fatti e poi proclami. Lei che oltre ad essere sindaco di Terni, è un imprenditore di importanza nazionale, può ben capire il rammarico di una persona che deve chiudere la propria attività non per sue colpe, non per una congiuntura economica sfavorevole ma solo per un atto criminale avvenuto con un metodo scientifico identico per gli effetti ad un’azione di stampo mafioso. Le auguro un buon lavoro».
Terni: tentato furto e danni al distributore automatico di via Eugenio Chiesa