Terni, asservimento per elettrodotto: il Tar stoppa Terna S.p.A.

Quattro ricorsi contro per l’iter legato alla variante: c’è la sospensiva, fissata l’udienza pubblica a marzo

Condividi questo articolo su

di S.F.

Quattro diversi ricorsi legati a via della Lince, strada delle Morelle e strada di Pietrara, nell’area nord della città. Tutti per lo stesso motivo: fermare l’asservimento coattivo per la variante all’elettrodotto a 220 kv Villavalle-Pietrafitta da parte di Terna S.p.A.. Al centro dello scontro c’è l’immissione in possesso dei terreni per l’opera e il passaggio odierno – il sì alla richiesta di sospensiva con un’ordinanza collegiale – arriva dopo i decreti cautelari monocratici di inizio mese. Fissata al 29 marzo 2022 l’udienza pubblica per il giudizio di merito.

TUTTI I PASSAGGI RECENTI: LA STORIA E LA BATTAGLIA AL TAR

Gli atti impugnati

I cittadini hanno impugnato diversi atti: il decreto di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio emesso dal Mise nel settembre 2019 con cui è stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione di Terna S.p.A. della variante all’elettrodotto, il decreto di asservimento con cui è stata imposta la servitù permanente e l’esproprio (in un caso per la realizzazione di un pilone), la nota di Terna Rete Italia S.pA. per l’esecuzione al decreto di asservimento di Terna S.p.A. e qualsiasi altro atto connesso. La camera di consiglio si è svolta martedì 28 settembre. Tecnicamente il ricorso è contro il Mise, il ministero della transizione ecologica e Terna S.p.A..

Variante elettrodotto Terni finisce al Tar

La sospensiva

Il Tar in composizione collegiale ha accolto la richiesta di sospensiva spiegando che è stata «rilevata la sussistenza di un pregiudizio grave ed irreparabile in relazione ai possibili effetti irreversibili, rispetto alla proprietà della parte ricorrente, derivanti dalla prosecuzione della procedura espropriativa». Tutti i ricorrenti sono difesi dagli avvocati Fabrizio Garzuglia, Giovanni Ranalli e Francesco Cipriano. Dall’altro ci sono il Mise, Terna S.p.A., Regione Umbria, Comune di Terni (non costituiti in giudizio) e Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A., difesa dai legali Maurizio Carbone, Antonio Iacono e Velia Loria. Se ne riparla a marzo. In estrema sintesi il problema è nel pilone e nel passaggio delle linee vicino le abitazioni in questione.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli