Variante elettrodotto Terni finisce al Tar

Razionalizzazione della rete elettrica nell’area nord: ricorso per immobili in strada di Pietrara e via della Lince con mirino sull’immissione in possesso per il progetto, c’è la sospensiva

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di S.F.

Il progetto definitivo per la realizzazione della variante all’elettrodotto a 220 Kv Villavalle-Pietrafitta nel territorio comunale di Terni da parte di Terna S.p.A. Decreti e autorizzazioni propedeutiche allo sviluppo dell’iter sono finiti al centro dell’attenzione del Tar Umbria dopo il ricorso presentato da un cittadino proprietario di un compendio immobiliare – coinvolto nel procedimento con disposizione di immissione in possesso – in strada di Pietrara. Un decreto cautelare monocratico del Tribunale amministrativo regionale congela la situazione in attesa del giudizio collegiale. E nel contempo se ne è aggiunto un altro per immobili in via della Lince, non lontano da Cesi.

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Gli atti impugnati per strada di Pietrara

Il ricorso è stato presentato contro il ministero dello sviluppo economico e della transizione ecologica e Terna rete elettrica nazionale, tutte non costituite in giudizio. Stesso discorso per Regione Umbria, Comune di Terni e presidenza del Consiglio dei ministri. Sono diversi i provvedimenti impugnati dal ricorrente: il decreto di autorizzazione – legato al progetto definitivo della variante – alla costruzione e all’esercizio del settembre 2019 a firma del Mise di concerto con l’ormai ex ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il decreto di asservimento del 14 maggio 2021 emesso da Terna Rete Elettrica Nazionale S.p.A con imposizione della servitù permanente di elettrodotto a carico degli immobili coinvolti per la realizzazione dell’opera, la nota della stessa società che dà esecuzione al decreto di asservimento e indica come data per l’immissione in possesso il 2 settembre 2021. E anche alcuni passaggi precedenti legati alla determinazione dell’esclusione della variante dalla procedura Via (Valutazione di impatto ambientale). Il tutto ristretto all’area di strada di Pietrara.

TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PER VERIFICA ASSOGGETTABILITÀ VIA

Il Tar accoglie: «Pregiudizio grave»

Il ricorso è stato depositato mercoledì scorso, il 1° settembre. E il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva in quanto viene «rilevato che il prosieguo del procedimento avviato con i provvedimenti gravati è suscettibile di arrecare pregiudizio grave ed irreversibile alla proprietà interessata in assenza di una valutazione collegiale della domanda cautelare». Che ci sarà il 28 settembre. Per ora il presidente Raffaele Potenza ha sospeso il procedimento avviato da Terna. L’istanza – fu specificato – «è conseguente alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Terna, Gran e Comune di Terni, che annovera la razionalizzazione e l’ottimizzazione della rete elettrica nella zona di borgo Rivo (intensamente urbanizzata) e che in attuazione di tale impegno Terna sostenne la rimozione di parte dell’elettrodotto 220 kV Villavalle – Pietrafitta». I legali che difendono il cittadino interessato sono Giovanni Ranalli e Fabrizio Garzuglia. Nel caso di via della Lince i cittadini ad aver fatto ricorso sono due e sono difesi dagli stessi avvocati. In forma collegiale se ne parlerà il 28 settembre.

Elettrodotto Terni nord verso la demolizione

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