Terni: Ast assume 20 lavoratori ex Tct. Il plauso dei sindacati

L’impegno è di assorbire gradualmente tutte le unità in cassa integrazione a seguito della chiusura dell’azienda collegata al Tubificio

Condividi questo articolo su

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Un primo step che – sottolineano i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl – condurrà in un secondo momento all’assorbimento di tutti i lavoratori in cassa integrazione straordinaria per cessazione dell’attività. È quello rappresentato dall’assunzione, entro il mese di marzo, di circa 20 lavoratori della Tct, l’azienda ternana le cui attività erano collegate a quelle del Tubificio, da mesi interessata da una vertenza dopo che la proprietà ha deciso di chiudere i battenti. La comunicazione è arrivata mercoledì alle segreterie sindacali dei metalmeccanici ternani, da parte della direzione del personale di Ast Arvedi. «Gli impegni che la proprietà ha assicurato da diversi mesi sia con il presidente del gruppo Giovanni Arvedi, sia del vice presidente Mario Arvedi Caldonazzo – affermano le sigle -, fino all’impegno del management locale con l’amministratore delegato Dimitri Menecali e il direttore del personale Giovanni Scordo, oggi si concretizzano e manifestano un’affidabilità e solidità delle relazioni industriali che in questi mesi si sono costruite». Secondo Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, «dare una risposta ai lavoratori ex Tct, dopo una lunga diatriba commerciale tra imprese, significa di fatto togliere gli stessi da una situazione di difficoltà, dando loro una nuova occupazione che, come organizzazioni sindacali, abbiamo sempre richiesto. L’atto che oggi compie Acciai Speciali Terni è ancora più apprezzato in quanto non vi era nessun obbligo contrattuale o di legge».

La soddisfazione Fim, Fiom e Fismic

Le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Fismic ringraziano «i lavoratori della ex Tct per aver sostenuto in tutti questi mesi il percorso sindacale condiviso nelle tante assemblee e mobilitazioni. Sin dai primi giorni della vertenza – affermano i tre sindacati metalmeccanici – abbiamo chiesto che, dentro una mera diatriba commerciale e più in generale dentro una visione strategica della filiera del tubo, venissero salvaguardati i lavoratori. Riconosciamo alla famiglia Timpani di essersi fatta carico di una parte di lavoratori che sono stati riassorbiti nelle aziende del gruppo. Con l’annuncio di mercoledì da parte Acciai Speciali Terni, oltre ad anticipare i tempi di qualche mese, possiamo dire di aver tutelato tutti i lavoratori occupati nella Tct, salvaguardando anche i livelli salariali e professionali. Abbiamo avuto già modo di ringraziare la proprietà e il management locale di Ast – osservano Fim Fiom e Fismic – per un atto non scontato e che non era obbligato da contratti o leggi in essere, facendo assumere un valore ulteriore che consolida e rafforza le correte relazioni industriali e i reciproci affidamenti. Grazie all’unità dei lavoratori siamo stati in grado di tenere insieme e a difendere l’intera filiera del tubo, respingendo detrattori e strumentalizzazioni che invece tendevano alla divisione e alla salvaguardia di un interesse particolare. Per questo vogliamo ringraziare anche i lavoratori del Tubificio che hanno compreso la portata delle nostre iniziative. Possiamo dire, dopo nove mesi dall’inizio della vertenza Tct, di aver ottenuto un risultato che non era né facile né certo. Il buon esito della vertenza – concludono i sindacati – è uno stimolo a rappresentare di più e meglio i lavoratori e a difendere l’occupazione di questo territorio, già troppo volte colpito da chiusure aziendali con i lavoratori che hanno pagato sempre il prezzo più alto».

Tct: l’Ast temporeggia. Ancora nessuna svolta per i 51 dipendenti

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli