di F.T.
Dalle indagini in Ast alla ‘questione ambientale’ il passo è meno lungo di quanto si possa immaginare. E quando a compierlo è un professionista come l’avvocato Manlio Morcella – habitué dei temi giuridico-legali e le cui riflessioni finiscono, come in questo caso, per toccare altri ambiti ‘sensibili’ – allora il tema finisce per assumere una valenza ancor più significativa.
L’INTERVISTA ALL’AVVOCATO MORCELLA – VIDEO

Le assoluzioni Punto di partenza sono due assoluzioni, quelle dell’ex responsabile del personale Ast Arturo Ferrucci e dell’ex direttore del settore commerciale Corrado Vicentini, decise dal gup di Terni nell’ambito del procedimento che vede, ad oggi, cinque persone indagate a seguito della denuncia sporta dall’imprenditore Cristian Spina. È l’indagine ‘Do ut des’, condotta dalla Forestale ed emersa nel marzo del 2015. «Corrette ed esemplari»: così l’avvocato Morcella definisce le due assoluzioni (il legale assiste Arturo Ferrucci, ndR) e parla di «numerose contraddizioni insite nella denuncia strumentale dello Spina. Peraltro – aggiunge – la situazione era anomala perché era stata la stessa Ast, tempo fa, ad aver denunciato questo imprenditore, salvo poi fare un’inversione a 180 gradi, diventando ‘sodale’ insieme allo Spina nel sostenere le sue accuse verso i dirigenti poi assolti».

«Inversione ad ‘u’» «Quella di Ast – prosegue il legale – è stata un’inversione inaccettabile, incomprensibile e incondivisibile. Ad un certo punto si è alzato un vento di ‘restaurazione etica’ all’interno dell’azienda ed è stata creduta la denuncia di questo imprenditore, anche come opportunità per dare un segnale del ripristino della legalità in corso. Si doveva forse dimostrare che il mondo era cambiato all’interno delle linee organizzative aziendali. Ma dentro l’azienda – si chiede l’avvocato Morcella – c’era qualcuno o non c’era nessuno fin quando la situazione si sarebbe realizzata in maniera così diffusamente illegale? E poi, è possibile che tutti coloro che lavorano in Ast siano ‘malsani’ al pari di tutte le ditte esterne?».
Le conseguenze «Tutto ciò ha avuto un costo in termini personali, economici ed umani per i soggetti ingiustamente coinvolti. Sicuramente – attacca il legale – ci muoveremo nei confronti sia di chi ha incautamente e strumentalmente denunciato i nostri assistiti, pienamente assolti, ma anche verso l’azienda che li ha licenziati a seguito dell’indagine attivata da un imprenditore già in passato denunciato da Ast. Licenziamenti che sono manifestamente illegittimi e questa sarà materia per il giudice del lavoro».

«Ok recupero etica. Ma l’ambiente?» «Credo – osserva il legale in conclusione – che Ast abbia voluto lanciare dei messaggi nel tempo, forse per dimostrare che le difficoltà dei conti economici degli ultimi esercizi potevano essere vinte e giustificate da questa presunta illegalità rappresentata dall’esistenza di ‘un’azienda nell’azienda’, con la prima dedita al malaffare, come sostenuto dall’accusa e dai legali di Ast nell’udienza che ha portato alle assoluzioni di Ferrucci e Vicentini. Da qui, a mio giudizio, ha preso le mosse questa sorta di ‘crociata’ per la ‘resurrezione etica’ dell’azienda. E credo che tutto ciò sia stato giustamente accolto con favore tanto dall’imprenditoria sana del territorio, che è la stragrande maggioranza, quanto dal mondo del lavoro e dallo stesso personale Ast. La città, invece, in questo contesto di rivisitazione delle linee organizzative dell’azienda, credo che attenda dalla stessa ancora un messaggio, che è quello più forte e che ancora io non ho sentito: ma qual è – chiede e si chiede l’avvocato Morcella – la proposta di carattere innovativo, eticamente corretta, per recuperare la salubrità ambientale, seriamente compromessa, di questo territorio, anche dalle attività compiute per anni da Ast?».