di S.F.
Aumento del capitale sociale di FarmaciaTerni, c’è lo stop in III commissione consiliare. O meglio, un rinvio per avere maggiori delucidazioni. Niente approvazione mercoledì mattina a palazzo Spada sull’atto riguardante – ne abbiamo scritto nei giorni scorsi – la società controllata al 100% dal Comune: il motivo è legato alla richiesta di audizione dell’amministratore unico Alessandro Virili e del collegio sindacale. In tal senso il pressing maggiore è stato del consigliere di AP Raffaello Federighi, mentre l’assessore Michela Bordoni aveva ovviamente intenzione di votare.
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Bene, cosa è successo? La Bordoni, ha spiegato i dettagli dell’operazione con accanto la dirigente Grazia Marcucci ed il responsabile del procedimento, il funzionario con elevata qualificazione Massimiliano Difilippi. Nel corso della commissione è stato riepilogato il percorso di FarmaciaTerni dal 2018 in avanti, dalla crisi al progressivo recupero con tanto di utili negli anni a seguire. «La società chiede l’aumento perché ci sono buoni risultati finanziari ed il valore dell’azienda è stimato intorno ai 14 milioni di euro». Orlando Masselli (Misto) ha ricordato ciò che ha fatto l’amministrazione Latini per ripianare la situazione ed i sacrifici dell’ente per risanare i conti. Tirato in ballo anche palazzo Falchi e il conferimento in dote alla società: «Così si patrimonializza e si riducono le uscite per il Comune, è l’auspicio che continuo ad avere», ha sottolineato.
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Il più perplesso è parso Federighi: «Credo sia opportuna una più particolareggiata istruttoria, anche sentendo gli amministratori». La Bordoni dal canto suo ha ribadito che l’operazione «non ha costi per il Comune, si utilizzano riserve e non fondi straordinari. Non esterne al patrimonio netto. Nella nostra visione gli utili delle partecipate non saranno per le spese correnti dell’ente». Poi la risposta a Masselli su palazzo Falchi: «Il conferiment0? Non può essere paragonabile a questo aumento di capitale gratuito, sono ambiti diversi. Quello immobiliare avrebbe un costo per il Comune. Ma comunque sono d’accordo sull’attenta valutazione per la patrimonializzazione».
L’AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE FINO A 1,5 MILIONI
Federighi va di richiesta: «Sospendere ed ascoltare i vertici della società. So per certo che gli amministratori vogliono modificare lo statuto perché l’attuale impedisce di fare una serie di attività per favorire lo sviluppo». Andrà così, probabilmente il nuovo appuntamento ci sarà lunedì come annunciato dal presidente della III commissione Claudio Batini. Il collegio sindacale ha dato parere favorevole – giocoforza – all’operazione finanziaria. Sarà audito insieme a Virili. «Le riserve sono cinque volte tanto il capitale sociale, è nominale questo aumento», ha infine puntualizzato Difilippi. Per ora tutto in stand-by. Un appuntamento anche di complimenti – nei confronti del neo consigliere regionale Francesco Filipponi – e scambi politici dopo l’esito delle elezioni regionali.
FarmaciaTerni, spunta aumento di capitale fino a 1,5 milioni