Si avvicina l’entrata in funzione del nuovo autovelox (da sabato 10 agosto) lungo la Valnerina ed ecco che la situazione si ‘scalda’. A Terni giovedì mattina confronto in prefettura tra gli enti coinvolti – come noto è il Comune di Terni che ha la palla in mano, c’è poi chi vorrebbe rimodulare un po’ il tutto tra gli altri sindaci del territorio – e manifestazione organizzata per, in sostanza, far presente che non è la soluzione ideale per risolvere il problema dell’alta velocità sul tratto in questione. Diversi cittadini si sono presentati con trattori e mezzi di lavoro, quindi la lunga attesa per capire l’esito del dialogo: poco dopo le 13 sono usciti gli esponenti delle rispettive amministrazioni, a partire dal vicesindaco di Terni Riccardo Corridore. Poi i primi cittadini del territorio, con Fabio Di Gioia (Arrone) il più attivo nel dare delucidazioni in merito. Con lui anche Rachele Taccalozzi (Montefranco), Elisabella Cascelli (Ferentillo) e Remigio Venanzi (Polino). In sostanza si parte con una ‘sperimentazione’, dopodiché a settembre nuova convocazione in prefettura e verifica. Duro scontro verbale tra lo stesso Corridore e alcuni residenti dei comuni interessati. Diversità di vedute anche sulla condivisione del progetto. Di seguito le immagini ed i video dei protagonisti.
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Nel primo pomeriggio è invece la prefettura a fare il punto della situazione: la riunione ha visto la partecipazione «dei sindaci dei comuni di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino, del vicesindaco del Comune di Terni e dal comandante della Polizia stradale, avente ad oggetto il funzionamento del nuovo dispositivo di rilevazione della velocità, posizionato sulla SS 209 Valnerina, e le esigenze del relativo coordinamento. Proprio a seguito della nuova installazione del citato strumento di proprietà del Comune di Terni, è emersa l’opportunità di un incontro congiunto tra i diversi Comuni titolari di postazioni di rilevamento della velocità sul medesimo tratto stradale, al fine di garantire un incremento della sicurezza stradale, evitando duplicazioni e sovrapposizioni, nonché di rispondere alle istanze pervenute in merito dai privati cittadini. Dal dibattito sorto in seno al consesso, tenuto conto anche delle istanze veicolati dai rappresentanti politici dei comuni della Valnerina, si è stabilito il mantenimento provvisorio della pianificazione condivisa dai comandanti di polizia municipale fino al primo settembre, redatto secondo i dispositivi concordati in sede di riunione tecnica in prefettura, tenutasi in data 23 luglio 2024. In sede di riunione il Prefetto ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle attività di coordinamento previste dall’articolo 4, comma 2, del dm dell’11 aprile 2024. Tale disposizione sottolinea l’esigenza di evitare duplicazioni e sovrapposizioni nei casi di installazione di più postazioni di controllo della velocità da remoto lungo la medesima strada, prevedendo quindi la necessità di pianificare le attività dei vari organi di polizia Locale che vi operano». Per il prefetto Giovanni Bruno «nessun Comune deve ritenersi secondario, ma tutti devono perseguire l’unico obiettivo della sicurezza stradale. Mantenere il coordinamento tramite tavoli congiunti è necessario per ribadire che l’azione di controllo e quella sanzionatoria sono finalizzate esclusivamente a ridurre il numero dei sinistri e a migliorare le condizioni di sicurezza stradale, non a fare cassa».
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