Un incidente terribile, accaduto ad una bimba di appena cinque mesi a cui i sanitari del Santa Maria di Terni hanno dovuto amputare le falangi prossimali di tre dita di una mano in seguito ai morsi di un furetto domestico.
L’operazione Il fatto, che lascia senza parole, è accaduto fra domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Pochi i dettagli, vista l’età della piccola e il naturale riserbo. Ma ciò che è certo è che i morsi del mammifero hanno causato gravi lesioni alla mano della bimba su cui l’equipe di chirurgia della mano dell’ospedale di Terni è dovuta intervenire con la massima urgenza.
Dimessa Inevitabile, viste le conseguenze, l’amputazione delle falangi di tre dita di una mano. La piccola, che ora sta meglio, è stata già dimessa dal nosocomio ma resta la gravità di un fatto ancora da capire e di cui non si ricordano precedenti, almeno nel territorio ternano.
Cos’è Il furetto è un mammifero carnivoro, frutto dell’addomesticamento della puzzola europea. Lo status di animale domestico è reso ufficiale da una dichiarazione dell’Ispra. Il furetto, abituato da secoli a dipendere dall’uomo, difficilmente sopravvive in natura. La lunghezza può variare dai 40 centimetri della femmina ai 60 del maschio. Il peso varia tra i 500 grammi ed 1 chilogrammo nella femmina e tra i 1,5 ed i 2 chilogrammi nel maschio. Come riporta Wikipedia, «il furetto è un predatore e manifesta questa sua caratteristica nella passione per l’esplorazione e la caccia, anche se ritualizzata nel gioco. Sono animali molto affettuosi e in generale poco aggressivi. L’aggressività può dipendere dalla scarsa abitudine al contatto umano, nel caso ad esempio di animali che sono vissuti per diversi mesi in gabbia in un negozio, prima di essere venduti, come da fattori genetici».
