Era il 6 febbraio del 2020 quando, transitando con l’auto nel centro di Terni, aveva finto di non vedere l’alt della polizia di Stato che voleva controllarlo. Ma gli agenti lo avevano seguito, fino ad intercettarlo in via Martiri della Libertà.
Lì l’uomo, il 35enne T.T. del Marocco, aveva palesato subito un certo nervosismo. Poi spiegato da quello che la polizia aveva scoperto e sfociato in una violenta aggressione ai danni di due agenti.
Per questi fatti, giovedì il tribunale di Terni in composizione monocratica – giudice Francesco Maria Vincenzoni – ha condannato il 35enne, residente a Perugia e difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli, ad un anno di reclusione. L’accusa ne aveva chiesti tre.
In pratica l’uomo, con svariati precedenti e attualmente ristretto nel carcere di Prato, era destinatario di un ordine di carcerazione da eseguire e la sua patente era contraffatta – apparteneva ad un altro ed era stata apposta la sua foto -, da qui il nervosismo sfociato in pugni, testate e anche tentativi di mordere i poliziotti, con due di loro che avevano riportato lesioni per 10 e 4 giorni. Alla fine era stato bloccato e arrestato in flagrante.