Terni, caccia e pesca: ok alla convenzione Provincia-Regione

Polizia provinciale in campo per la vigilanza ittico-venatoria

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C’è la firma del presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, sulla convenzione con la Regione Umbria per l’assegnazione di specifiche attività di controllo in materia venatoria ed ittica. Secondo gli accordi stabiliti l’amministrazione provinciale, sulla base di risorse stanziate dalla Regione, provvederà all’attivazione di numerose funzioni attraverso l’utilizzo del personale della polizia provinciale.

Terni, caccia e pesca: torna in campo la polizia provinciale

I compiti

Nel disciplinare si prevede infatti l’assegnazione al corpo di polizia provinciale di Terni di compiti di vigilanza sull’applicazione della normativa in materia di protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio e relative leggi e regolamenti regionali. Prevista anche la collaborazione nell’attuazione di specifiche operazioni di controllo e gestione faunistica e il coordinamento dell’attività di vigilanza delle guardie giurate volontarie venatorie ed ittiche. La convenzione disciplina anche attività di vigilanza sull’applicazione della normativa in materia di tutela del patrimonio ittico, controllo e vigilanza sulle attività connesse con la gestione faunistica e sulle autorizzazioni rilasciate dalla Regione nel settore specifico.

Il riordino delle funzioni della Provincia

La polizia provinciale svolgerà inoltre funzioni di supporto operativo nei rilievi di campo finalizzati al rilascio di autorizzazioni e concessioni e relative verifiche a seguito di segnalazioni di irregolarità, collaborando alla realizzazione di programmi e interventi tecnici e nella partecipazione a progetti specifici anche di interesse comunitario. Secondo il presidente della Provincia Lattanzi la convenzione «segna un passo in avanti molto importante sia nei rapporti di fattiva collaborazione operativa con la Regione, sia nel solco del riordino delle funzioni svolte dalla Provincia di Terni in settori molto importanti e che già prima della riforma Delrio rappresentavano un valore aggiunto per l’ente e per i cittadini». L’auspicio del presidente è che «questa nuova stagione di dialogo fra istituzioni possa continuare ed avere un seguito anche per altri settori che interessano, fra gli altri, lo sviluppo, l’ambiente e il tessuto economico provinciale».

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