Terni, Campacci: c’è il bando per valorizzare oltre 1.300 mq

Parte l’iter con la pubblicazione formale: in ballo l’area dove opera attualmente Il Bosco del Velino. Concessione minima da 20 anni

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di S.F.

La delibera di giunta originaria – utile all’inserimento nel piano delle valorizzazioni – dal quale ha preso piede l’iter è del 1° febbraio scorso e ora la procedura è scattata. Il Comune di Terni ha pubblicato il bando nell’ottica di migliorare il patrimonio pubblico «potenziando l’offerta commerciale, turistico-ricettiva dell’area della cascata delle Marmore»: riguarda la zona attualmente occupata dallo storico Il Bosco del Velino, ai Campacci. A gestire il tutto è il responsabile unico del procedimento, l’architetto Angelo Baroni.

MARZO, IL COMUNE ‘PUNTA’ I CAMPACCI

A destra l’area interessata

Il perché

Oggetto del bando sono due particelle censite al catasto fabbricati e terreni. In ballo una superficie con destinazione per attrezzature turistiche, alberghiere, extralberghiere e per pubblici esercizi pari a 1.354 metri quadrati. In sostanza l’amministrazione – la decisione è della giunta Latini, ora procede in concreto l’esecutivo Bandecchi – vuole valorizzare la zona in questione, come? Con una concessione da minimo 20 anni ad un massimo di 50, in ogni caso «commisurata ad un periodo di tempo necessario al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa». Vedremo come andrà.

La scheda pubblicata dal Comune

Demolizioni

Le condizioni sono chiare: l’eventuale aggiudicatario dovrà mantenere la parte originaria del fabbricato con demolizione di tutti gli altri e possibilità di realizzazione di nuova superficie. Tutto ciò da fare entro due anni dalla sottoscrizione del verbale di consegna. Bene, e il canone di concessione a base d’asta? Sono 60 euro a metro quadrato e l’offerta sarà vincolante per 240 giorni. La scadenza per farsi avanti è fissata al 30 novembre. Allo stato attuale c’è un’attività aperta nell’area in questione: «Il Comune consente all’attuale occupante di permanere fino al 31 gennaio 2024 e comunque non oltre l’aggiudicazione efficace della gara». Palazzo Spada ha acquisito gli immobili al patrimonio gli immobili nel 1996.

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