A Terni tutte le conoscono come piazza dell’Orologio e piazza Valnerina. Due delle più conosciute e vissute, ma che in realtà – ufficialmente – si chiamano in altro modo: largo Don Minzoni e piazza Bruno Buozzi. E questo problema toponomastico crea problemi per l’uso di navigatori satellitari e di sicurezza. Parola di Ivano Rulli, presidente di Confcommercio della provincia di Terni, che in una lettera al sindaco Di Girolamo propone che venga adottata ufficialmente la doppia denominazione. E anche la ‘scomparsa’ di piazza dei Bambini per recuperare lo storico nome di piazza delle Erbe.
Carattere storico-turistico e sicurezza Rulli specifica che la questione «ha risvolti sia di carattere storico-turistico che di sicurezza nei casi di emergenza. Questa situazione crea diversi problemi oggi che l’uso dei navigatori satellitari è divenuto ordinario, ma ha già determinato un caso problematico ai fini della sicurezza».
Il caso Il presidente di Confcommercio spiega infatti che «durante una rapina avvenuta quest’anno in piazza Valnerina, i soccorsi hanno tardato molto perché gli operatori della centrale operativa non erano ternani e la definizione appunto di piazza Valnerina data nella concitazione risultava incomprensibile, tanto da necessitare ulteriori chiamate». Insomma, chi non è di Terni o comunque della zona, va in tilt.
La proposta Rulli, per rimediare a tali disagi, propone quindi «di adottare ufficialmente la doppia denominazione per le piazze sopra citate. Invece per piazza Solferino, che viene a volte indicata come piazza dei Bambini, denominazione però poco utilizzata, riteniamo che potrebbe essere maggiormente valorizzata ai fini storici, turistici e commerciali recuperando la denominazione storica di piazza delle Erbe, mantenendo sempre la prima denominazione di piazza Solferino».