Terni: «Cardeto, un piccolo ‘paese’ in città dimenticato dalle istituzioni»

Il comitato di quartiere torna a ‘bussare’ alla porta del Comune per chiedere soluzione ai problemi più volte sollevati

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del Comitato quartiere Cardeto

Sì, il nostro quartiere si può catalogare come un piccolo paese, visto che vi sono ben 2.214 anime dall’ultimo censimento. Sono anni che tramite il comitato di quartiere della zona Cardeto esponiamo le nostre rimostranze ed ancora oggi per l’ennesima volta siamo a constatare lo scarso interesse per l’area da parte dell’amministrazione comunale. Riunioni, incontri, sopralluoghi nell’area, proponimenti, evidenziazioni di criticità. Non vi è stata alcuna soluzione ai problemi sollevati e quindi ci sentiamo presi in giro dalle istituzioni locali.

Il 17 marzo 2022 abbiamo avuto un incontro in consiglio comunale con la prima e seconda commissione, in cui il nostro presidente ha esposto per l’ennesima volta con molta verve le lamentele degli abitanti in relazione alle tante criticità del quartiere e, nonostante i gruppi di sinistra, di centro e di destra abbiano riconosciuto le tante anomalie esistenti, anche dopo un successivo sopralluogo in cui erano presenti tre assessori ed otto consiglieri, le problematiche sono tutte ancora stagnanti. Il problema dei parcheggi non è stato ancora minimamente affrontato, la viabilità è allo sballo totale e la riapertura del parco, nonostante le tante promesse, non decolla. Si, saremo come comitato anche petulante nell’esporre le proprie lamentele, ma lo facciamo perché viviamo costantemente una situazione penosa. Era molto tempo che non inoltravamo comunicati stampa ai media, lo abbiamo fatto oggi per motivi di correttezza dal momento che nei giorni scorsi eravamo in campagna elettorale, in ragione di ciò desidereremmo dalle istituzioni più rispetto.

Abbiamo avuto nei giorni scorsi, il 7 ottobre 2022, un incontro in piazza Cuoco con l’agronomo comunale e un tecnico della manutenzione del verde pubblico per trattare l’argomento piante, dal momento che per la grande siccità che vi è stata questa estate alcuni rami seccati si sono spezzati e sono caduti, fortunatamente, senza creare danno a persone e a cose. Dall’incontro è scaturito che per fine anno verrà fatto un intervento di riqualificazione dell’intera area. Per quanto riguarda il parco, delle sei ditte che dovevano ultimare i lavori abbiamo visto ben poco, si, sono stati ripristinati i campi da tennis, ma con gli eventi climatici avversi si rischia che nei campi si crei una folta vegetazione e occorrerà metterci le mani di nuovo. Era preferibile ripristinarli al termine dei lavori, come ultima fase. Per la struttura del ristorante, nonostante sia stato stanziato il denaro per ultimarlo, 600 mila euro, ancora non è stato fatto nulla. Siamo quasi a fine ottobre e presto si presenterà alle porte l’inverno con piogge ed intemperie che sicuramente areneranno i lavori, pertanto ci chiediamo: come si può affermare che la riapertura del parco avverrà per la fine dell’anno?


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