Terni, Nannurelli al comitato di Cardeto: «Stupito. Parlate senza sapere le cose»

La replica del rup del progetto di riqualificazione del parco replica alla presa di posizione dei residenti

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Riceviamo e pubblichiamo la replica del funzionario del Comune di Terni, Federico Nannurelli, al comitato del quartiere Cardeto che giovedì ha detto la sua sulle problematiche della zona ed in particolare sull’intervento di recupero del parco.


di Federico Nannurelli
Funzionario del Comune di Terni – Rup intervento riqualificazione parco Cardeto

Come rup del progetto di riqualificazione del parco urbano ‘Bruno Galigani’, non posso che stupirmi di fronte alle considerazioni del rappresentante del comitato del quartiere di Cardeto. Come tecnico ho il dovere di sostenere con fermezza che i giudizi sull’andamento e l’organizzazione dei cantieri e delle sua fasi esecutive, espressi da soggetti estranei e non qualificati, non possono assumere concreta rilevanza. In un periodo di forte crisi, che ha condizionato pesantemente l’esecuzione delle opere pubbliche in tutta la nazione, essere riusciti a concludere una procedura di risoluzione contrattuale inedita e a gestire numerose fasi di lavorazione piuttosto difficili, ci induce con orgoglio ad essere positivi e ad affrontare come sfida anche le dinamiche avverse che il nostro lavoro ci presenta.

Pertanto quando leggiamo che si è fatto poco o addirittura niente e che dovevamo cambiare l’organizzazione delle fasi, prendiamo le considerazioni come uno svilimento alle nostre funzioni. Ma dato che siamo andati ad agire con concretezza senza lasciarci travolgere da talune considerazioni, ringrazio chi ha avuto fiducia e lo staff dei tecnici che collaborano ogni giorno per tentare di rispondere ai bisogni della comunità. Siamo consapevoli che oggi più che mai, per affrontare le sfide, tanto più con un aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità, dobbiamo essere fermi nel sostenere le nostre scelte. Perché oggi una città, dove anche noi viviamo, dovrebbe accompagnarci a svolgere serenamente il nostro lavoro, perché certe professionalità e certe competenze non sono poi così scontate.

Il fatto che l’ufficio tecnico comunale è riuscito a progettare, ad ottenere finanziamenti e a saperli anche gestire, è un dato oggettivo che si può scoprire solo girando un po’ per la città. Abbiamo ancora tanto da fare, per cui chiedo di lasciarci il tempo di concludere i nostri impegni. Perché nonostante la pandemia, le restrizioni, l’incremento dei costi non coperti dai quadri economici e grazie a un ginepraio normativo che ad oggi è ancora lontano da ciò che si ama definire ‘semplificazione’, l’unico modo è essere compatti per sostenere e valorizzare la cura e la trasformazione della nostra città. Noi siamo presenti e rimaniamo a servizio dei cittadini, siamo pronti a rispondere alle critiche ma prima ci auguriamo che ci sia consapevolezza ed ascolto.

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