La cascata delle Marmore e le problematiche per la parte superiore dell’area, a parlarne – non la prima volta – è il segretario del circolo Pd-Marmore Piediluco Sandro Piccinini.
«Una volta terminata – afferma in premessa l’ex consigliere comunale – la stagione scolastica, negli anni scorsi, il sito naturalistico tra i più visitati
d’Italia e d’Europa veniva preso d’assalto da numerosi turisti. Quest’anno invece riscontriamo che questo non avviene. Non avviene a causa di una politica turistica che riteniamo non all’altezza. La parte superiore della cascata delle Marmore resta inspiegabilmente senza turisti, senza possibilità quindi per gli
operatori turistici di poter contare su quello sviluppo economico che può invece far solo del bene a questa parte dell’Umbria».
La critica è anche sul fatto che ci sono state «scelte sbagliate come ad esempio quella di far pagare il balcone degli innamorati con visita solo nella zona inferiore quando invece possono essere previste anche in quello superiore. Pagamento della sosta troppo elevata, manca inspiegabilmente una macchinetta cambia soldi nonostante gli introiti copiosi, non è prevista per esempio la prenotazione online del parcheggio presso i Campacci. Altra nota negativa è quella che chi ha competenza predilige sempre e soltanto il belvedere inferiore a quello superiore. Non vengono realizzate né proposte né iniziative rivolte a visitatori e
turisti quando invece il parco Campacci potrebbe ospitarne in quantità elevata e di ogni genere».
«Occorre – prosegue Piccinini – a nostro avviso cambiare sistema e rotta, con una politica inclusiva su tutta la zona superiore coinvolgendo anche lo stesso lago di Piediluco. Si era parlato di realizzare un piccolo museo a tema presso il sentiero 5, cosa che è caduta nel dimenticatoio. Resta sempre valida, a nostro avviso, la realizzazione dell’ascensore panoramico che colleghi sotto a sopra e viceversa. La mancata attivazione della navetta è infine l’ulteriore penalizzazione verso un luogo che dovrebbe avere gli stessi diritti, quando il turista non trova attivo il servizio preferisce andare via senza fermarsi».
«Risegnaliamo poi, come facciamo sempre, lo stato di degrado dei bagni pubblici poco attenzionati da chi di dovere, un pessimo biglietto da visita per il turista. Sullo stato anche pericoloso dei sentieri pedonali che conducono al belvedere superiore, la segnaletica all’interno del parco vecchia, inadeguata ed anche fatiscente, la mancanza di un bancomat. Il problema del ponte sulfiume Velino in prossimità dell’uscita della superstrada Terni-Rieti, dove un pullman turistico non può transitare per via del divieto ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate. Non servono interventi di milioni di euro, ma solo un cambio di passo sulla politica turisticca e di accoglienza».