Terni, c’è un nuovo spazio di coworking in città: è ‘Bloom’

Per uno stile di lavoro caratterizzato dalla condivisione di spazi professionali e opportunità, ecco un nuovo ufficio condiviso, gestito da due giovani e creative imprenditrici

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di Fra.Tor.

La pandemia ha inevitabilmente cambiato la vita di tutti stravolgendo le abitudini, soprattutto quelle lavorative e di studio. I giovani si sono visti costretti a ripensare il modo di seguire le lezioni ìe i più grandi quello di lavorare. Il famoso concetto di ufficio ‘flessibile’ (nei tempi, nei modi, e nei luoghi) è diventato ormai familiare per tutti. A Terni, in via Galvani, c’è ‘Bloom’, uno spazio di coworking che permette a tutti i lavoratori autonomi, free-lance, startup, piccole aziende, creativi e professionisti indipendenti, docenti in Dad, di lavorare in un ambiente ‘shared’, condiviso.

L’idea

«La voglia di aprire un coworking viene un po più da lontano – raccontano Giulia e Melanie che gestiscono lo spazio – e, per fortuna, a prescindere dalle esigenze dettate dalla pandemia. Dal sogno romantico, è diventata una vera e proprio esigenza personale per noi, una architetto e l’altra designer di interni, entrambe appassionate di arredamento, colori, progettazione, ma anche grafica digitale e progettazione grafica. Abbiamo deciso di trovare un modo per condividere il nostro lavoro, uscire di casa per lavorare, non lavorare più da sole cercando di interagire prima tra noi per poi ampliare gli orizzonti».

L’ambiente si ingrandisce

Il primo esperimento di coworking «lo abbiamo fatto in piccolo, in uno spazio bellissimo in via Visciotti, più per vedere se effettivamente potesse funzionare. Terni ha risposto bene, la novità, seppur lentamente, ha avuto successo e suscitato curiosità. Così ci siamo rimboccate le maniche, armate di coraggio e triplicato gli spazi. Anche in un periodo complicato come questo. Ma si sa, le difficoltà aguzzano l’ingegno. Ed ecco la nuova sede di ‘Bloom’, 350 metri quadrati, 20 postazioni in open space e box, 7 uffici privati, 2 sale riunione, 3 angoli comodi con postazione – poltrona. Le sveglie non sono state inserite per dare un tempo al lavoro in ufficio, tutt’altro. Il tempo è assolutamente scelto da chi viene a condividere il nostro spazio. Sono i coworker che decidono quando fare suonare la loro sveglia, quanto tempo rimanere e per quante volte rimetterla ‘avanti’ ancora. Non esiste un cliente tipo, siamo pronte e contente di ospitare chiunque possa avere bisogno e voglia di condividere lo spazio».

Come funziona ‘Bloom’

‘Bloom’, spiegano, «ha un vantaggio doppio: lavorare in un ambiente confortevole pur mantenendo lo smart working e far crescere il proprio network di contatti. Niente più costi fissi per spazi inutilizzati o per i servizi tipici dell’ufficio: arredi, utenze, pulizie, reception, vigilanza, spese condominiali. Lavorare in un coworking significa innanzitutto evitare spese inutili pagando solo il prezzo di una postazione di lavoro, completamente attrezzata, per il periodo che serve. Inoltre il coworking offre innumerevoli altre opportunità, tra cui conoscere nuovi professionisti e avere accesso a eventi e iniziative, spesso proposti a condizioni favorevoli proprio per la comunità del coworking stesso».

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