Percorso ciclopedonale stazione-Pentima Terni Serve esproprio per parte conclusiva

C’è una particella da sistemare per procedere alla realizzazione: si trova all’incrocio tra viale Brin e via del Balipedio. C’è di mezzo anche l’Ast: cessione bonaria

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di S.F.

Stazione ferroviaria, via Marco Claudio, via Curio Dentato, piazzale Bosco, rotatoria, ponte sul Serra, via Fratelli Rosselli, via Breda, viale Brin e chiusura in zona Pentima. Il tutto per un quadro economico complessivo da 642.927 euro – il finanziamento è del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – e una futura gara d’appalto dal valore base di 507.991 euro: in estrema sintesi è il progetto legato alla realizzazione del percorso ciclopedonale a Terni che di recente è stato approvato in giunta a livello di studio di fattibilità tecnico-economica. A curare il tutto ci ha pensato lo studio A.s.s. di Collazzone. Tutto liscio? Quasi, visto che ora c’è da perfezionare una procedura d’esproprio per il tratto finale. Con Ast invece prevista una cessione bonaria.

TERNI-NARNI, CONSEGNATO IL PROGETTO ESECUTIVO

La parte finale della ciclabile

La necessità

Per 3/4 del tracciato non c’è alcuna apparente problematica. Nella parte conclusiva ecco che spuntano particelle che giocoforza vanno acquisite per poter procedere allo sviluppo dell’opera: in primis tre di proprietà Ast che si trovano lungo viale Brin in due casi e non lontano dal parco Rosselli nell’ultima. In questo caso si parla di un accordo di cessione bonaria a titolo gratuito . E storia chiusa, quantomeno in teoria. Circostanza diversa proprio per gli ultimi metri del tragitto progettato: palazzo Spada – il responsabile del procedimento è il funzionario tecnico Federico Nannurelli – dovrà prendersi un’area privata che, in sintesi, si trova all’incrocio tra viale Brin, strada di Cervara e via Balipedio, dove a ridosso della strada c’è una vecchia palazzina di tre piani abitata da sei nuclei familiari.

Viale Brin e, a destra, le particelle dell’Ast

La procedura

Anche in questo caso ci sarà dunque da passare per la procedura espropriativa che, in diverse situazioni, ha creato più di qualche grattacapo (vedasi anche la ciclabile Terni-Narni, c’è già il progetto esecutivo). Tuttavia per la ciclabile stazione-Pentima non si dovrebbero sviluppare particolari inghippi: l’iter sarà a carico del Comune per via del decreto del presidente della Repubblica 327/2001 e la legge regionale 1 del 2015, con indennità di esproprio a favore dei privati. «Il progetto è rispondente agli strumenti urbanistici del Prg in quanto l’unica particella privata ricade nell’area definita come strada», viene specificato. Le tempistiche per la realizzazione dell’opera difficilmente saranno brevi.

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