Percorso ciclabile Terni-Narni, progetto esecutivo consegnato. Ma nodo espropri

Completati i livelli di progettazione per il percorso da circa undici chilometri. Ma prima dell’approvazione serve la quadra sugli espropri

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di S.F.

Poco meno di cento giorni di lavoro. In origine doveva questo essere il tempo a disposizione per il completamento della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di una delle opere ciclabili più attese ed utili nel territorio provinciale di Terni, vale a dire il percorso ciclopedonale da undici chilometri tra ponte Allende e lo Scalo. Ora l’iter è completato seppur la fase di ‘studio’ non sia ancora del tutto ultimato.

14 GENNAIO 2020, LA PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE
IL DOCUMENTO PRELIMINARE PER LO SVILUPPO

Una parte dietro la Rmt

Lo stato dell’arte e gli espopri

Era il 14 gennaio 2020 quando ci fu la proposta di aggiudicazione al raggruppamento temporaneo di imprese composto dalla Sintagma srl e la E.A. Group per poco più di 100 mila euro rispetto alla base d’asta da 184 mila euro. Nella primavera del 2021 il lavoro era a buon punto ma restavano due nodi da risolvere per completare il quadro: l’attraversamento del fiume Nera con adeguamento alle normative del Piano di assetto idrogeologico e quello nell’area della stazione ferroviaria dello Scalo. Negli ultimi tempi l’Rti ha terminato la procedura dei tre livelli di progettazione – come confermato da chi si è occupato dell’iter – e la partita è in mano al Comune di Narni. Ci sono da fare i conti con gli espropri e altri dettagli che, prima di partire con la procedura di gara per l’appalto da circa due milioni di euro, possono essere modificati. Non è così fluida la cosa considerando le difficoltà che presenta il percorso.

IL BANDO PER LA PROGETTAZIONE

Il percorso

Il tracciato

«La pista sarà progettata – il contenuto dell’atto preliminare –  livello del piano di campagna e prevede dispositivi idonei a garantire la sicurezza idraulica; sarà idonea a sopportare il transito delle macchine operatrici adibite alla manutenzione idraulica; sono state previste adeguate vie di fuga che ogni 500 metri si riallacciano alla viabilità ordinaria con strade di collegamento disposte nei punti più idonei lungo il tracciato». Intanto c’è chi già sfrutta parte del percorso, quantomeno dove – non ovunque è stata sistemata la vegetazione – è possibile. Il Rup del procedimento è l’architetto Antonio Zitti. La gara dovrà necessariamente scattare entro il termine dell’anno, ma prima serve l’approvazione del progetto esecutivo.

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