Terni, code sempre più lunghe per i tamponi ‘drive through’

Covid – Crescono i contagi e quindi gli isolamenti di persone che devono sottoporsi al test. In viale Trento situazione ordinata ma non semplice

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di Federica Liberotti

Attese variabili – lunedì, a metà mattinata, c’erano anche persone in fila da due ore – per il servizio dei tamponi ‘drive through’ della Usl Umbria 2 in viale Trento, a Terni. L’ascesa dei contagi e quindi dei contatti individuati dalle singole indagini epidemiologiche dell’autorità sanitaria, hanno portato ad un incremento fisiologico delle persone che devono sottoporsi a tampone per accertare l’eventuale contagio da Covid-19.

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A Terni ciò si riflette sul lavoro degli operatori della Usl – quattro quelli impegnati contemporaneamente, lunedì, senza il supporto dei volontari della Protezione civile per ciò che attiene la viabilità – e quindi sulla lunghezza della ‘coda’ di auto degli utenti in attesa di eseguire il test. Intorno alle ore 12, l’attesa era di circa due ore ma l’ipotesi è il tempo necessario possa ulteriormente aumentare al pari dei tamponi richiesti dalla Usl. Il servizio prosegue fino alle ore 18.30, la fila è ordinata ma, certo, la situazione operativa e lo stress, comprensibile per chi lavora e chi deve aspettare, non aiutano.

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«Richiesta sempre maggiore, disagi fisiologici»

Sulla questione tamponi a Terni, la Usl Umbria 2 spiega che «in questi ultimi giorni si stanno toccando punte di 250 tamponi al giorno, 170 al drive through di viale Trento, i restanti effettuati a domicilio e negli ambulatori. In linea con le indicazioni regionali, da alcune settimane la Usl 2 ha ampliato notevolmente, attraverso un importante sforzo organizzativo del distretto di Terni e degli altri cinque distretti dell’azienda sanitaria, la fascia oraria di apertura del servizio. A Terni attualmente è dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 18.30. La modalità ‘pit stop’, ossia senza scendere dall’automobile, è la più rapida possibile: con un’attività così intensa e accresciuta, file o attese per l’erogazione della prestazione sono inevitabili. Non si registrano comunque, al momento, disagi di rilievo».

   

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