«L’obiettivo ambizioso al quale stiamo lavorando è quello di far diventare questo paese il Borgo delle Arti. Da qui il nome dato al progetto Bac, frutto dell’ascolto della cittadinanza». Parole dell’ex vicesindaco e giornalista Andrea Giuli mercoledì mattina in aula consiliare a Terni: il tema è il futuro di Collescipoli ed il progetto Bac in partenza.
Terni, ex monastero Collescipoli nelle mani dell’associazione Thyrus. Proloco ko

L’evento di inaugurazione, denominato ‘Le forme dell’amore’ si terrà nel chiostro di Santa Cecilia dal 21 al 23 febbraio. Un passaggio che arriva in seguito all’aggiudicazione all’Ati composta dall’associazione Thyrus, dal centro sociale di Collescipoli e Ancescao Umbria Sud del chiostro di Santa Cecilia: «Diventerà – le parole del presidente dell’associazione Thyrus, capofila dell’Ati, Marco Diamanti – una sorta di contenitore con sale tematiche dedicate alla creatività e spazi per conferenze e incontri così da riattivare la vita dell’intero borgo, integrandosi con esso senza snaturarlo».

«Compito del centro sociale – il commento del presidente Stefano Vitaloni – è quello di farsi da tramite con la popolazione di Collescipoli, facilitando i contatti tra le piccole associazioni che operano già in paese e l’Ati». «Oltre alla rigenerazione urbana – le parole di Lorenzo Gianfelice, presidente Ancescao Umbria Sud – è di estrema importanza quella umana, per questo il progetto che coinvolge il chiostro deve essere intesa come una azione di sviluppo e socialità per l’intero borgo e ancor meglio per la città tutta».
Giuli ha invece sottolineato che «grandi e piccoli eventi si alterneranno a laboratori e attività culturali, piccoli concerti, performance, corsi di fotografia, pittura, scultura, musica, scrittura creativa, mostre, spazi comuni coworking; una attività ordinaria che si svilupperà durante tutto il corso dell’anno con eventi di media e grande portata. L’evento Le Forme dell’Amore si snoda nei tre pomeriggi che permetteranno di visitare il borgo e le sue bellezze ma anche di ascoltare un candle concert di arpa celtica o di musica folk irlandese. Per tutto il tempo sarà possibile visitare la mostra allestita con i lavori degli artisti Thyrus. Non mancheranno degustazioni gastronomiche e dolciarie». Previsto anche un servizio navetta da Terni a Collescipoli.

Per l’amministrazione presenti gli assessori Michela Bordoni, Viviana Altamura e Sergio Cardinali: «Il 21 febbraio sarà una data speciale per tutti gli amanti della musica e della cultura. Dopo anni di chiusura l’antico convento di Santa Cecilia a Collescipoli verrà finalmente riaperto al pubblico con un evento unico e suggestivo», ha spiegato la prima. «Ripopolare i borghi – ha puntualizzato la titolare al welfare dell’ente – riacquistare socialità attraverso un lavoro di squadra, perché quando l’obiettivo è condiviso si ottengono risultati importanti. Un ringraziamento all’associazione Thyrus e alle altre associazioni perché molto spesso è proprio grazie al loro impegno che si riescono a realizzare lavori e attività». Infine Cardinali: «È volontà dell’amministrazione comunale lavorare sullo sviluppo del territorio incentivando una sempre più marcata vocazione turistica. Terni può diventare un banco di prova a dimostrazione del fatto che una città industriale può diventare volano di attrattività culturale e turistica, recuperando anche l’immenso patrimonio architettonico di cui dispone». La funzionaria con elevata qualificazione Franca Nesta, responsabile della biblioteca, ha aggiunto che «è intenzione dell’ente allestire in questi spazi anche un museo garibaldino, è già presente il famoso Beccaccino di Garibaldi, trasferendovi la giubba e il berretto di questa epoca donati dalla famiglia Vagnozzi e attualmente ospitati in Bct Sarà inoltre creato un archivio bibliografico recuperando il materiale che si trova nel palazzo di fronte».