Commemorazione defunti Terni: stop auto al cimitero

Le norme per il 1° e 2 novembre: ferme le attività lavorative private. Non mancano le critiche

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Una serie di norme in vista della commemorazione dei defunti. Le ha stabilite l”ufficio gestione dei servizi cimiteriali di Terni: stop auto e attività lavorative private. L’orario di apertura è dalle 9 alle 17.

Niente auto

Lunedì 1° e martedì 2 novembre «è interdetto a chiunque, compresi i possessori di autorizzazione o contrassegno invalidi l’accesso al cimitero con veicoli sia pubblici che privati». Fino al 2 inoltre sono vietate «tutte le attività lavorative private ad esclusione di quelle concesse per eventuali spostamenti delle salme. A ciò si aggiunge il divieto, «come durante tutto l’arco dell’anno,di  apporre lumi di cera nei colombari e padiglioni loculi comunali; è proibito collocare vasi ed altri oggetti nei percorsi antistanti i loculi, asportare cera, fiori, ceste e corone». I bambini con età inferiore a 14 anni non possono entrare senza la presenza di una persona adulta.

Incuria e segnalazioni

L’ufficio gestione servizi cimiteriali invita «i concessionari o gli aventi diritto di costruzioni cimiteriali che si trovano in stato di incuria o pericolanti, a mettersi in contatto quanto prima per programmare i necessari interventi di ripristino, pena la revoca della concessione. Relativamente ai campi di inumazione, si informa: coloro che hanno spoglie di congiunti riposte in sepolture prossime alla data di scadenza decennale debbono rivolgersi all’ufficio per presentare istanza di riconsegna dei resti provenienti dalla esumazione. Non ottemperando a tale disposizione, alla scadenza del decennio di inumazione, le salme saranno esumate d’ufficio ed i resti depositati nell’ossario comunale».

La critica

«Lunedì e martedì – la critica di Alessandro Gentiletti di Senso Civico – le persone con disabilità ed invalidità che hanno il contrassegno non possono entrare con la loro vettura nel cimitero e così non possono andare a rendere omaggio ai loro cari defunti. Una scelta in continuità con il passato e assolutamente sbagliata. Se è comprensibile la necessità di una regolamentazione speciale, visto il grande afflusso di persone in questi giorni, non è accettabile che vengano discriminate le persone con disabilità. Si potevano e dovevano prevedere – conclude – delle fasce orarie o degli strumenti alternativi di trasporto. Una decisione da modificare».

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