Terni: «Comune, solo uno sciopero politico»

L’assessore Cristhia Falchetti Ballerani ‘bolla’ l’inziativa preista per il 25 settembre. Via alla procedura per le posizioni organizzative

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La richiesta è sul tavolo del prefetto Bellesini e si riferisce alla procedura di conciliazione per evitare che venerdì 25 settembre i lavoratori del Comune di Terni scioperino per un’ora. L’assessore Cristhia Falchetti Ballerani taglia corto: «Si tratta di uno sciopero politico, perché davvero non se ne comprendono le motivazioni. Sono curiosa di scoprirle in Prefettura».

Le motivazioni Uno dei motivi per i quali il personale del Comune è in agitazione è quello relativo alla mancata corresponsione dell’acconto relativo alla produttività, ma l’assessore non ci sta: «L’acconto non può, semplicemente, essere pagato – spiega – se non al termine del percorso di valutazione, che è annuale e che spetta ai dirigenti. Se qualche sigla sindacale vuol scioperare (il riferimento è alla Uil e alla Usb; ndr) con la speranza di far cadere la giunta, direi che ha sbagliato tempi e modi».

Le ‘progressioni’ E conferma, Falchetti Ballerani, che «sta partendo la trattativa per le così dette ‘progressioni orizzontali’ del personale, a conferma della volontà dell’amministrazione di avere un confronto, sereno e leale, con i rappresentanti dei lavoratori. Spero che lo stesso spirito venga dimostrato da tutti».

Le ‘posizioni organizzative’ La giunta comunale, intanto, ha definito i criteri di selezione per il personale che potrà fregiarsi della ‘posizione organizzativa’: «Autentici alter ego dei dirigenti – spiega l’assessore – e a loro spetterà il compito di collaborare con questi ultimi al fine di ottimizzare le prestazioni dell’ente». Le novità saranno rappresentate dal fatto che «viene aumentata la discrezionalità di scelta, da parte dei dirigenti e la possibilità di maggiore mobilità interna di chi accederà alle ‘p.o.’, con spostamenti non più solo all’interno della propria divisione».

Il taglio Un fatto certo è che saranno decisamente tagliate rispetto al passato: «Oggi sono 61 – conferma Falchetti Ballerani – e il loro numero verrà drasticamente ridotto». Si era ipotizzato che potessero scendere a 40, ma l’assessore non si sbilancia: «Ne stiamo discutendo, ma il numero è ancora da definire». Forse entro la prossima settimana se ne saprà di più.

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