Terni, scontro Cospea Alta: Comune e Unipol ‘pattano’ per 1,7 milioni di euro

Via libera alla composizione stragiudiziale dopo il ricorso in tribunale della società sulla fidejussione. L’ingiunzione era per il doppio

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di S.F.

L’ingiunzione di pagamento del 18 giugno 2024 da parte del Comune di Terni era da 3 milioni 418 mila euro. A distanza di tre mesi la contesa con UnipolSai è chiusa per la metà: la bagarre di Cospea Alta per la fidejussione termina con la composizione stragiudiziale che, per palazzo Spada, vale un introito economico da 1 milione e 774 mila euro. Firmano il dirigente all’urbanistica Claudio Bedini e il procuratore della società bolognese Vittorio Corsano.

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La storia è conosciuta e riguarda le opere per la zona di Cospea Alta, in particolar modo per quelle mai realizzate – spicca il sottopasso viario – rispetto a quanto previsto dalla convenzione del giugno 2006 per la realizzazione del piano attuativo di iniziativa privata. All’epoca furono sottoscritte garanzie fidejussorie rispettivamente da 2,2 milioni per l’urbanizzazione primaria e 1,1 milioni per le secondarie. Il resto è storia nota: il 4 giugno scorso il Comune ha inviato a Unipol la comunicazione di avvio del procedimento di incameramento e, due settimane dopo, è arrivata l’ingiunzione per l’importo complessivo originario. «Con l’avvertenza che decorso inutilmente il termine ivi concesso, si sarebbe proceduto all’esecuzione forzata o in alternativa a riscossione coattiva mediante iscrizione a mezzo ruolo». A questo passaggio non ci si arriverà per un semplice motivo.

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Già il 9 settembre 2016 – date e cifre sono contenute nella scrittura privata ufficiale, che umbriaOn ha visionato – il Comune rese noto all’assicurazione che si era disposto lo svincolo/riduzione della garanzia fidejussoria per 1,6 milioni di euro. Sì, perché part del piano attuativo era stato realizzato in concreto. Già da otto anni, dunque, la garanzia a favore del Comune era pari a 1 milione e 774 mila euro. La composizione stragiudiziale giunge su questa somma prima dell’udienza in tribunale fissata per il 5 dicembre 2024.

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Il Comune dal canto suo ha quantificato in 2 milioni 590 mila euro l’importo necessario per l’esecuzione in danno attraverso un appalto pubblico. Ora si chiude il cerchio: «UnipolSai verserà a saldo di qualsivoglia pretesa del Comune di Terni discendente dalla polizza fideiussoria l’importo di 1.774.267, 94 euro entro quindici giorni dalla sottoscrizione» e a fronte della ricezione l’ente «null’altro avrà a pretendere da UnipolSai in forza della polizza fideiussoria, nonché in forza dell’ingiunzione di pagamento». Storia finita? Pare di sì. Per lo sviluppo del sottopasso carrabile ci vorrà ancora un bel po’.

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